(48-20) Toronto Raptors 101 – 126 Cleveland Cavaliers (17-50)
Nonostante il rientro di Kawhi Leonard i Toronto Raptors incappano in una sorprendente sconfitta per mano dei Cleveland Cavaliers. Una notte di forte frustrazione per i canadesi detentori del secondo miglior record della lega: particolarmente nervoso Serge Ibaka che, dopo uno scontro sotto canestro con Marquese Chriss, ha dato il via a una rissa che si è risolta con l’espulsione di entrambi i giocatori.
La partita inizia nel segno dei Cavs, rapidi a portarsi in vantaggio già nelle primissime battute del match e a rispondere ai tentativi di Toronto di recuperare. Nonostante gli sforzi degli uomini di coach Larry Drew però, Cleveland è solo a +1 al termine del primo quarto. All’inizio della seconda frazione Toronto riesce a passare in vantaggio per la prima volta grazie ai liberi di Serge Ibaka e O.G. Anunoby, ma le triple di Jordan Clarkson e David Nwamba riportano rapidamente i Cavs avanti. Da questo momento Toronto non fa che inseguire, senza successo, gli avversari: sotto di 4 all’intervallo lungo, i canadesi sono a -14 (91-77) alla fine del terzo quarto, e con un solo secondo sul cronometro tentano una rimessa lunghissima per Ibaka, che non riesce però a controllare il pallone – che finisce sul fondo – e cade a terra sulla pressione di Marquese Chriss. Air Congo si rialza e spinge l’avversario, colpendolo poi con un pugno. Si scatena una breve rissa che gli arbitri sedano con l’espulsione di entrambi i giocatori. L’ultima frazione diventa quasi un proforma: Toronto sprofonda lentamente, coach Nick Nurse toglie i suoi titolari, e lo svantaggio arriva fino al -27 (124-97), sigillando una vittoria importantissima per i Cavaliers.
Vittoria di squadra per Cleveland, che manda ben sei giocatori in doppia cifra: Collin Sexton chiude a 28 punti e 5 assist, mentre Cedi Osman manda a referto 19 punti, 7 rimbalzi e 7 assist. Buona anche la prestazione di Ante Zizic (17 punti e 7 rimbalzi) e la doppia doppia di Kevin Love (16 punti, 18 rimbalzi). Per Toronto non bastano i 25 punti e 9 rimbalzi di Kawhi Leonard, né i 15 di Pascal Siakam o i 14 di Kyle Lowry.
(33-33) Sacramento Kings 115 – 121 Washington Wizards (28-39)
Bradley Beal si prende sulle spalle i Washington Wizards e li conduce alla vittoria contro i Sacramento Kings nella prima di cinque partite casalinghe nelle quali i capitolini si giocheranno tutte le residue chance di arrivare ai playoff: attualmente undicesima nella Eastern Conference, Washington si trova a tre vittorie e mezzo dal seed #8, detenuto dai Miami Heat, e affronterà gli Orlando Magic (noni) e gli Charlotte Hornets (decimi).
La partita inizia sotto il segno dei padroni di casa, con i Wizards che, nonostante un Bradley Beal che non sembra particolarmente in serata (solo 6 punti nel primo tempo per lui), riescono a costruire un vantaggio di +14 (28-14) nel primo quarto, prima che il parziale di 6-0 messo a segno dai Kings nell’ultimo minuto riduca le distanze. Nel secondo periodo Washington allunga di nuovo e torna sul +14 (42-28), ma Sacramento è brava a recuperare subito lo svantaggio e a chiudere all’intervallo lungo sopra di 1 (60-59). Washington però non ci sta: rientrati in campo con un Beal più deciso, nel terzo quarto i capitolini ricostruiscono un vantaggio di +12 (83-71). Che sfuma però di nuovo nel finale, con i Kings capaci di cancellarlo nell’ultimo periodo e tornare addirittura a condurre (112-111) dopo il layup di Buddy Hield a 3.41 minuti dal termine. Beal e Jeff Green sono bravi a riportare subito avanti Washington con i loro tiri liberi prima che un layup contestato dello stesso Beal (21 punti nel secondo tempo) porti il risultato sul 118-112 quando rimangono 51 secondi da giocare. Sacramento smette di segnare (1/7 al tiro dopo il layup di Hield) e i Wizards colgono una vittoria importantissima per le loro ambizioni.
Mattatore di serata Bradley Beal, che flirta con la tripla doppia mandando a referto una prestazione da 27 punti, 9 rimbalzi e 9 assist, e viene degnamente assistito dai 18 punti di Jabari Parker e dai 17 con 13 rimbalzi di Bobby Portis. Per Sacramento da registrare i 23 punti di De’Aaron Fox e la doppia doppia (15 punti, 12 rimbalzi) dalla panchina di Nemanja Bjelica.
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Boston non ha attaccato male, ha straperso in difesa per via delle percentuali offensive esagerate dei Clippers e del loro dominio nel pitturato.
Quando prendi 18 rimbalzi in meno degli avversari, non puoi vincere..
Una sconfitta ora dopo tre vittorie in trasferta ci sta, i Sixers e i Pacers restano vicini.
Altra ottima partita del Gallo..