8. Fennis Dembo
Credits: theshadowleague.com
L’anno successivo al secondo giro venne chiamato con la 30esima (quindi 60esima) scelta Fennis Marx Dembo dai Detroit Pistons, dopo una bella cavalcata fino alle Sweet Sixteen con i Wyoming Cowboys (tanto da finire in copertina, proprio vestito da cowboy, su Sports Illustrated) a quasi 30 punti di media a partita. L’esordio in NBA arriva subito, ma con un minutaggio scarsissimo: sporadico garabage time, qualche minuto in gara 1 delle Finals (la sua ultima apparizione).
In 31 partite di regular season metterà insieme la miseria di 74 minuti di gioco, chiuso dall’enorme quantità di talento e di veterani nei Pistons di Thomas e Dumars. Fennis Dembo sarebbe potuto diventare un Bad Boy, ma si è dovuto “accontentare” di un titolo NBA. Quell’anno infatti i Pistons si vendicheranno dell’anno precedente (4-3) rifilando un sonoro sweep agli stessi Los Angeles Lakers. Dembo si dovrà accontentare della Continental Basketball Association: i Pistons infatti lo taglieranno all’inizio della stagione successiva.
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L'ultimo se è giapponese non gioca nel suo paese (Beijing Ducks sono cinesi).