6. Matt Steigenga
Chiunque si sia trovato nel roster dei Chicago Bulls durante l’era Jordan è da annoverarsi tra le persone più fortunate al mondo. Matt Steigenga venne infatti chiamato con la 52esima scelta proprio dai Tori, dopo un’onestissima carriera al college nelle fila degli Spartans. Benché scelto al draft, non fu subito messo sotto contratto, ma venne ufficialmente inserito a roster per sopperire alla piaga degli infortuni dei Bulls. Giocherà appena due partite per 12 minuti totali, segnando 3 punti (2 arriveranno da una schiacciata su alley-oop allo United Center contro i Raptors).
Pur non scendendo mai in campo nella postseason, viaggerà comunque con la squadra accompagnandola (moralmente) fino al titolo NBA. Forse anche per questo Jerry Reinsdorf, allora proprietario dei Bulls, fece modo di mettere da parte un anello celebrativo anche per lui, malgrado lo scarso contributo.
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L'ultimo se è giapponese non gioca nel suo paese (Beijing Ducks sono cinesi).