La notizia del cambio di procuratore di Draymond Green è arrivata tutt’altro che inaspettata. L’ala dei Golden State Warriors ha lasciato B.J. Armstrong dell’agenzia Wasserman e si è affidato alle sapienti mani di Rich Paul, di Klutch Sports.
Si tratta di una scelta nella quale hanno giocato un ruolo molteplici fattori, compreso LeBron James, come confermato dallo stesso Green:
“Non è possibile dire che LeBron non abbia avuto parte nella mia scelta di entrare in Klutch, semplicemente perché lui ci è stato fin dall’inizio. In pratica è un socio fondatore.
Ho un rapporto con LeBron da anni, ed è sempre bello fare affari con una famiglia che gestisce le cose nel modo giusto e conclude gli accordi. Ma per quanto riguarda il “reclutarmi”, no, LeBron non mi ha certo reclutato”
La scelta di Green è arrivata in un momento delicato della sua carriera. I prossimi quindici mesi saranno fondamentali per il giocatore che vedrà scadere il suo contratto con i Warriors al termine della stagione 2019-20. Green a quel punto avrà 30 anni, e sia che scelga di rimanere ai Warriors, che di cambiare aria, potrà ambire a quello che probabilmente sarà l’ultimo contratto remunerativo della sua carriera.