La stagione dei Golden State Warriors, è stata finora un turbine di emozioni. Tra litigi all’interno dello spogliatoio, voci e incertezze sul futuro di alcuni giocatori chiave, i campioni uscenti – che viaggiano comunque comodamente in prima posizione nella Western Conference – sono sempre in prima pagina. Un uragano che ha investito anche DeMarcus Cousins, alla sua prima stagione nella Baia: il centro è rientrato a gennaio da un grave infortunio al tendine d’Achille ed ha alternato prestazioni non particolarmente esaltanti ad altre di livello assoluto, come quella con la quale ha aiutato la squadra a superare gli Houston Rockets. E ai microfoni di Nick Friedell di ESPN Cousins ha voluto commentare proprio questo momento, suo e della squadra:
“Ce n’è una al giorno. È come quando ero bambino e mia nonna guardava questo programma in tv. Sono sicuro che ne abbiate sentito parlare: ‘Così gira il mondo’. Lei lo chiamava ‘la mia storia’. ‘Devo guardare la mia storia’ diceva.
Io lo guardavo con lei, e in ogni episodio succedeva qualcosa. Questo è quello che siamo diventati: ‘Così gira il mondo’ “
Il paragone fatto da Cousins con la fortunata soap opera statunitense che è andata in onda dal 1956 al 2010, mettendo insieme 54 stagioni e più di 13.000 episodi sembra adattarsi perfettamente alla situazione degli Warriors, e riscuote successo anche tra i suoi compagni di squadra, con Draymond Green che ha dichiarato:
“L’NBA stessa è una soap opera. Probabilmente la migliore al mondo. Quindi se la volete mettere in questo modo, sì, sono sicuro che sia così. Perché hai l’NBA, che è una soap opera, e poi hai questa squadra, che è proprio al centro di quella soap opera.
E lui è stato spinto nel bel mezzo di tutto questo. Direi che è… interessante”