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Al via la March Madness NCAA: ecco il tabellone

La stagione NBA sta entrando nel suo vivo, con i Playoff sempre più vicini e la lotta per la post season sempre più serrata; però marzo è da sempre un mese che vede protagonista la NCAA con i tornei di conference e la così detta March Madness: nella serata di ieri è andato in scena il “Selection Sunday” programma in cui vengono annunciate tutte le squadra e gli incroci del tabellone a 64 squadra che compongono il torneo collegiale più importante d’America. Andiamo ora ad analizzarlo.

East Region

Con la vittoria nel Torneo della ACC Duke non poteva che essere una delle teste di serie in questa March Madness e, con il ritorno di Zion Williamson (primo nella storia a vincere il premio di miglior giocatore, miglior rookie ed MVP del torneo nella ACC), probabilmente anche la  più accreditata per la vittoria finale, anche se sappiamo le sorprese che queste partite sono in grado di riservarci.

Per i primi due turni la squadra di Coach K non dovrebbe incontrare particolari difficoltà, anche se attenzione a UFC, squadra fisica e composta da giocatori molto esperti rispetto ai tanti Rookie di Duke. Alle Sweet 16 l’incrocio potrebbe essere con Virginia Tech, con cui Barrett e compagni hanno perso durante la regular season in una delle partite in cui Williamson era assente. la squadra di Buzz Williams ritroverà anche la point guard titolare Justin Robinson, senior e uno dei leader della squadra, fuori da fine gennaio per infortunio.

Nella parte inferiore di questo raggruppamento la favorita è sicuramente Michigan State, che nonostante l’assenza forzata di Joshua Langford, ha vinto per la terza volta in stagione contro la rivale Michigan, portandosi a casa il torneo della Big Ten grazie ad un super Cassius Winston. Interessante l’incrocio tra Minnesota e Louisville, mentre da tener sotto osservazione la situazione di LSU che, dopo una grandissima stagione, si troverà a dover affrontare il Torne NCAA senza coach Will Wade, sospeso a causa delle indagini federali sul reclutamento dei giocatori. L’eventuale primo turno contro una squadra organizzata come Yale potrebbe riservare più di qualche insidia.

Primo turno complicato anche per Maryland che presumibilmente dovrà incrociare Belmont (turno preliminare con Temple), squadra veloce e che se incontrata in una giornata positiva nel tiro da tre punti è in grado di fare danni davvero seri (2° miglior attacco della nazione). Certo, uno scontro al secondo turno tra due centri come Bruno Fernando e Naz Reid, tra i centri più quotati per il prossimo Draft, se lo augurano in molti, sopratutto gli addetti ai lavori NBA.

 

South Region

Nonostante la sconfitta a sorpresa contro Florida State, Virginia è rimasta anche quest’anno al #1 del proprio regional, sperando di non eguagliare il proprio record infelice della scorsa stagione quando diventò la prima testa di serie nella storia a perdere al primo turno.

Ole Miss e Oklahoma vengono da due stagioni negative e non dovrebbero rappresentare un problema, cosa che invece potrebbero essere le squadre dei turni successivi: Wisconsin ha un Ethan Happ alla sua miglior stagione in carriera, mentre Oregon ha vinto a sorpresa il torneo della Pac-12 asfaltando senza mezzi termini la più accreditata Washington e potrebbe ancora far saltare il banco; ma il vero pericolo per i Cavaliers è rappresentato da Kansas State: la squadra di Bruce Weber è una delle migliori difese della nazione, ha giocatori fisici in ogni posizione e sopratutto si esalta nei momenti difficili e contro le squadre di un certo livello.

Nella parte inferiore Tennessee su tutte, con una particolare attenzione ai Boilermakers, che però dovranno essere in grado di trovare alternative ad una eventuale giornata storta del loro leader Carsen Edwards (cosa che non gli è riuscita nella semifinale della Big Ten contro Minnesota), e ai campioni in carica di Villanova, partiti con mille punti interrogativi dopo gli addii dei protagonisti della scorsa annata e i nuovi rookie sotto le aspettative (Jahvon Quinerly su tutti), ma tornati in linea di galleggiamento sulle spalle dei due leader rimasti, Phill Booth e Eric Paschall.

 

Midwest Region

North Carolina chiude il terzetto delle 1° seed arrivate dalla ACC, non uscendo quindi assolutamente ridimensionata dalla sconfitta all fotofinish contro Duke. Coby White sta giocando una stagione da freshman probabilmente oltre ogni aspettativa (16 punti, 4 rimbalzi e 3 assist) e la presenze di Cameron Johnson sul perimetro (47% da tre) e Luke Maye (doppia doppia di media da 15 e 10.5 rimbalzi) sotto canestro sono una assoluta certezza per Roy Williams. Al secondo turno dovrebbe esserci Washington, uscita invece si ridimensionata dalla bruciante sconfitta contro Oregon, ma sicuramente in grado di dare noia ai Tar Heels.

Scendendo nel tabellone troviamo i Kansas Jayhawks e Auburn: per quanto riguarda la squadra di Bill Self, la stagione è stata un sali e scendi continuo, con la scusante di assenze molto pesanti, prima Udoka Azubuike per infortunio e poi Lagerald Vick tornato a Memphis per un problema familiare. La squadra è ora nelle mani di Dedric Lawson (che da Memphis arriva) e di tanti freshman, come Quntin Grimes e Devon Dotson, che non sempre hanno dimostrato di saper gestire al meglio gli appuntamenti importanti. I Tigers invece arrivano in volata a questa March Mandess con due vittorie su Tennessee in questo mese, l’ultima di 20 punti nella finale della SEC.

Nella seconda parte di questa porzione troviamo Kentucky alla #2, con anche qui un gruppo molto giovane, ma che è sembrato molto più amalgamato, sopratutto sul finire di stagione, nonostante al sconfitta arrivata contro i Volunteers, in quella che è stata fin ora una delle partite più belle della stagione.

Anche qui il talento non manca e, tra Houston, la Seton Hall vista nelle ultime partite e Iowa State che quando arriva marzo cambia sempre marcia, qualche sorpresa potrebbe esserci.

 

West Region

Ad interrompere il dominio della ACC troviamo Gonzaga con la n°1 in questo regional. La squadra di Mark Few è probabilmente una delle squadra più complete e più lunghe della nazione, con 9 giocatori sopra i 15 minuti di media e il lusso di far partire uno come Killian Tillie, seppur rientrante da un infortunio, dalla panchina. La stella è il giapponese Rui Hachimura, ma la sensazione che la differenza al torneo la farà la leadership di Josh Perkins e il sophomore Zach Norvell Jr., non a caso uno dei peggiori nella sconfitta a sorpresa contro Saint Mary’s nella finale della WCC.  La difesa di Syracuse è sempre un ostacolo difficile da superare, anche se i problemi per la squadra di Boheim sono in attacco, con un Brissett in calo nella sua stagione da sophmore e con l’incognita sulle condizioni fisiche di Tyus Battle.

Occhi puntati allora sullo scontro tra le due migliori PG della nazione: Ja Morant con Murray State da una parte

e Markus Howard con Marquette dall’altra,

un duello assolutamente emozionante e quasi un peccato che uno dei due debba necessariamente abbandonare il palcoscenico subito al primo turno. Alla #4 Florida State, in grande fiducia e che ha dimostrato di non temere le partite da dentro/fuori contro le top seed NCAA.

Infine al piano di sotto troviamo una serie di squadre partite alla grande, ma uscite un po’ ridimensionate nell’ultimo periodo: la prima è Michigan, imbattuta fino all’inizio della Big Ten e poi sweeppata 3-0 dai rivali di Michigan State, con l’ultima sconfitta arrivata nella finale del torneo.

Alla #3 c’è la Texas Tech del nostro Davide Moretti (13.2 punti e 53% da tre nella Big 12), uscita a sorpresa al primo turno contro West Virginia in una partita che ha evidenziato i tanti limiti offensivi della squadra di coach Chris Beard, spesso troppo legata al tiro da tre punti e al solo rendimento della propria stella Jarrett Culver.

Infine troviamo Nevada, anch’egli partita alla grandissima sulle ali dei gemelli Martin e di Jordan Caroline, ma poi smarritasi nella MCW, dovendo condividere il titolo della stagione regolare con Utah State e perdendo contro San Diego State al primo turno nel torneo di conference.

 

Questo il ranking finale della regular season NCAA.

Ora non resta che aspettare giovedì per l’inizio di questa March Madness che come ogni anno saprà sicuramente emozionarci e sorprenderci. Buon Torneo NCAA a tutti!

 

Leggi anche:

10 grandi squadre della storia NCAA

Le nostre candidature per gli NCAA Basketball Hall of Fame Awards

Non solo NBA: il meglio della prima parte di stagione NCAA

 

 

 

 

 

 

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Pubblicato da
Francesco Grisanti

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