Jimmy Goldstein è considerato a ragione un habitué dello Staples Center e non solo, presenza fissa in prima fila a bordo campo sin dagli anni Sessanta. Abbonamento stagionale per i Lakers a parte, la simpatia del milionario sembra ricadere, in maniera del tutto insospettabile, sui rivali cittadini.
Di seguito quanto dichiarato dal classe 1940 in un’intervista concessa ad Arash Markazi del Los Angeles Times:
“Sono un grande fan dei Clippers e un anti-Lakers da sempre. Tifo sempre per la squadra ospite. Ovuque vada, in ogni parte del mondo, la gente mi avvcina e dice:‘Forza Lakers!’
‘Non sono un tifoso dei Lakers’, rispondo. Sembrano scioccati.
‘Ma vai a tutte le partite?’
‘Sì, per vedere pallacaestro, non a tifare Lakers’, concludo“
Una passione genuina per il basket, senza preferenze particolari, almeno in origine. Il commento di Goldstein:
“Non sono cresciuto a Los Angeles quindi una volta arrivato qui a L.A. non mi sono sentito improvvisamente obbligato a tifare Lakers, cosa che non avevo mai fatto prima di allora. Mi piace anche tifare per gli underdog e non seguire la massa. I Lakers l’hanno avuta troppo facile negli anni, sempre con un gran vantaggio sulle altre squadre. Hanno sempre ottenuto la stella degli altri, che sia Wilt Chamberlain, Kareem Abdul-Jabbar, Shaquille O’Neal e ora LeBron James. In più, i tifosi sono così di parte che mi hanno spinto a tifare per altre franchigie, contro di loro. Devo ridere sotto i baffi per quanto riguarda i loro problemi, [su tutti] l’aver mancato i Playoff per il sesto anno consecutivo e con un record nemmeno vicino al 50%. I tifosi se lo meritano.”
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