Risultati NBA

Risultati NBA, Portland vince dopo due overtime ma perde Nurkic. Phoenix: Booker non basta. Bene Orlando, OKC cade a Memphis

(47-27) Philadelphia 76ers 98 – 119 Orlando Magic (36-38)

Vittoria fondamentale per gli Orlando Magic, che battono in casa i Philadelphia 76ers e si portano a sola mezza partita di svantaggio dai Miami Heat per l’ottavo posto nella Eastern Conference, alla vigilia dello scontro diretto con la franchigia di South Beach che può valere una stagione.

La partita inizia in perfetto equilibrio, con le due squadre che chiudono il primo quarto in parità a quota 31. Sembra anzi che Philadelphia riesca a far pesare la propria qualità nella seconda frazione, quando riesce a portarsi leggermenete avanti, arrivando all’intervallo lungo sul +3 (60-57). Nel secondo tempo però Orlando cambia completamente il volto alla partita. Con quella che il coach dei Sixers Brett Brown non esita a definire la forza della disperazione, i Magic recuperano lo svantaggio, si portano avanti e, grazie a un parziale di 13-2 negli ultimi 4 minuti del terzo quarto scavano un solco a dividerli dai 76ers. Dopo il tiro di Shake Milton, a 4.32 minuti dalla fine del terzo, Philadelphia non segna più dal campo. Gli uomini di Brett Brown sbagliano 15 tiri consecutivi, e Orlando ne approfitta per scappare irrimediabilmente. I Magic sono sul +26 (108-82) quando Zaire Smith, a 4.50 minuti dalla fine, manda a bersaglio una tripla che mette fine a 11 minuti e 42 secondi di aridità offensiva. Ma la partita non ha più nulla da dire, e non rimane che lasciare in campo le seconde linee per un po’ di garbage time.

I Magic poggiano il loro successo sulla prestazione da 28 punti e 11 rimbalzi di Nikola Vucevic e su quella da 24 punti di Evan Fournier. Per Philadelphia, che ha dovuto fare a meno di Ben Simmons, sono stati troppo pochi i 20 punti e 10 rimbalzi di Joel Embiid e i 15 (12 nel primo tempo) di Tobias Harris. Serata no su tutta la linea per i Sixers, con JJ Redick fermo a 8 punti, con 1/7 da tre.

(43-31) Oklahoma City Thunder 103 – 115 Memphis Grizzlies (30-44)

I Memphis Grizzlies continuano a essere, anche senza Mike Conley, lo spauracchio delle squadre dai playoff della Western Conference. Le vittime stavolta sono gli Oklahoma City Thunder, quarta squadra in odore di playoff a cadere in Tennessee nel mese di marzo, dopo Houston Rockets, Utah Jazz e Portland Trail Blazers.

La partita gira subito dalla parte di Memphis, che insacca tutti i primi sette tiri, portandosi avanti 16-2. OKC cerca di reagire, e si riporta a -8 alla fine del primo quarto (31-23). Nel secondo periodo i Thunder riescono a riportarsi ancora più vicini, chiudendo a -6 (54-48). Ma al rientro dall’intervallo lungo Memphis li sorprende di nuovo con un parziale di 17-7 che porta il vantaggio dei padroni di casa a +18 nel terzo quarto. Russell Westbrook decide di farsi carico dell’attacco di OKC, e insacca quattro tiri consecutivi, riavvicinando i suoi di nuovo sul -8 (86-78) alla fine del terzo quarto, ma non riesce a mantenere lo stesso ritmo nell’ultima frazione. Memphis tocca anche il +13 dopo la tripla di Tyler Dorsey, quando ci sono ancora 4.42 minuti da giocare, e i Thunder non riescono mai a riportare lo svantaggio sotto i 7 punti di scarto, finendo per venire sconfitti.

Mattatore inaspettato della serata Bruno Caboclo, con il suo career high da 24 punti, conditi da 11 rimbalzi, che si sommano ai 21 di Tyler Dorsey, ai 18 punti e 14 rimbalzi di Jonas Valanciunas e ai 18 con 13 assist di Delon Wright. OKC trova i 30 punti e 12 rimbalzi di Paul George, i 25 in uscita dalla panchina di Dennis Schroeder e i 16 con 7 assist di Russell Westbrook, che però tira 6/20 dal campo.

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Pubblicato da
Simone Simeoni

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