Il 26 gennaio, durante una partita nella quale i Boston Celtics hanno ospitato i Golden State Warriors al TD Garden, un tifoso di casa ha urlato insulti razzisti a DeMarcus Cousins.
Il giocatore, in seguito, ha raccontato la vicenda allo staff dei Celtics, spiegando come un fan “avesse borbottato la parola con la ‘n’ ”.
Come riporta Chris Haynes di Yahoo Sports, per questo motivo, la franchigia avrebbe deciso di vietare l’ingresso al TD Garden al tifoso per il resto della stagione e per tutto il prossimo anno.
L’incidente era stato reso pubblico qualche settimana dopo la gara tra Boston e Golden State, quando la questione degli insulti razzisti è sorta nuovamente a causa dello spiacevole scontro tra la stella degli Oklahoma City Thunder Russell Westbrook e alcuni tifosi degli Utah Jazz.
La lega, di fronte a tali situazioni, ha dimostrato di avere un posizione molto dura e, nonostante la multa a Westbrook per aver risposto ai fan, sia la franchigia di Salt Lake City, che quella di Boston hanno preso provvedimenti seri nei confronti dei propri tifosi.
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