La guardia dei Boston Celtics, Marcus Smart, ha rivelato di essere stato vittima di un insulto razzista al TD Garden all’inizio della sua carriera.
Marcus Smart, che ha trascorso tutta la sua carriera a Boston da quando è stato selezionato nel draft del 2014, ha dichiarato ad Adam Himmelsbach del Boston Globe di come l’incidente sia avvenuto tanto tempo fa e che da allora non fosse mai stato approfondito.
La sua ammissione arriva il giorno dopo che i Celtics hanno emesso un divieto di due anni per un loro fan, reo per aver abusato verbalmente del centro dei Golden State Warriors DeMarcus Cousins nella gara disputatasi a gennaio.
Ho avuto a che fare con molte cose, qui nella mia città, e fuori da questa città. Ho capito e l’ho visto, non ne sono sorpreso ma deve essere risolto, chiaro e semplice. Ovviamente come giocatore e trovandomi in quella situazione, posso capire quanto sia difficile andare là fuori e giocare, ti puoi concentrare sul basket, ma intorno puoi ritrovarti delle persone ignoranti, davvero ignoranti.
Nella situazione che coinvolge Cousins, la star degli Warriors avvisò il personale dei Celtics che un fan aveva pronunciato un insulto razziale verso di lui durante una partita.
A seguito di un’indagine, i Celtics hanno concluso che il tifoso fosse stato effettivamente verbalmente offensivo, ma non hanno potuto confermare l’uso di un linguaggio razziale offensivo.
Una dichiarazione dei Boston Celtics ha inoltre rivelato che il fan in questione era un minore.
Marcus Smart ha criticato i suoi genitori per l’incidente, ma ha messo in guardia contro l’attribuzione di questo comportamento offensivo a tutti i fan di Boston.
Do la colpa ai suoi genitori. Tu insegni questo: l’ignoranza viene insegnata, dato che la gente non nasce nell’ignoranza, se il bambino dicesse davvero ciò che è stato detto, allora sì, incolpo i suoi genitori, dovrebbero fare un lavoro migliore. Ma è importante non dare la colpa a tutti i fan nell’edificio, proprio come nella vita, ci sono sempre persone che sono state allevati in modo diverso, e l’ignoranza è una chiave nella loro vita ed è qualcosa che deve essere aggiustato e affrontato, altrimenti continuerà.
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