[48-27] Portland Trail Blazers 118 – 98 Atlanta Hawks [27-49]
Partita mai seriamente in discussione quella andata in scena stanotte alla Philips Arena di Atlanta, dove i padroni di casa degli Hawks incassano la quarantanovesima sconfitta stagionale per mano dei Trail Blazers. Seppur in versione piuttosto rimaneggiata a seguito degli infortuni di McCollum e Nurkic, la squadra ospite non ha dovuto faticare poi così tanto per aggiudicarsi la vittoria: se già al termine della prima metà di gara Lillard e compagni erano apparsi ampiamente in grado di imporre il proprio ritmo, il parziale di 21-0 rifilato agli avversari nel corso della terza frazione ha chiuso definitivamente le ostilità, nonostante i timidi tentativi di reazione degli Hawks.
A fare la differenza tra le due squadra, al di là del diverso tasso tecnico dei roster, sono stati sia l’intensità e il gioco fisico degli ospiti, che non hanno concesso seconde opportunità agli avversari andando forte a rimbalzo e dominando la gara sul piano atletico, sia la scarsa vena realizzativa di Young e soci, che stanotte hanno mandato a bersaglio soltanto 9 triple, chiudendo con un misero 23,7% dalla linea dei tre punti. Ottima la prova di Damian Lillard, che chiude con 36 punti e 7 rimbalzi in 32 minuti, e di AL-Farouq Aminu – doppia doppia da 17 punti e 11 rimbalzi per lui – mentre tra le fila dei padroni di casa brilla soltanto la stellina di Trae Young, che mette a referto 26 punti conditi da 9 rimbalzi e 7 assist.
[31-46] Washington Wizards 124 – 128 Utah Jazz [46-30]
Pratica Wizards più complicata del previsto per gli Utah Jazz, che tra le mura amiche della Vivint Smart Home Arena riescono ad avere la meglio sui ben meno quotati avversari soltanto nelle battute conclusive del match. Con Favors fuori dai giochi dopo il primo quarto per un problema alla schiena, i Jazz, che erano riusciti a chiudere la prima frazione con 9 punti di vantaggio sugli avversari che lasciavano presagire una larga vittoria, si sono visti costretti a contenere gli assalti degli arrembanti ospiti, guidati da un Bradley Beal da 34 punti e da un Bobby Portis in serata di grazia – 28 punti, 13 rimbalzi, 4 punti e 4 palloni recuperati per lui stanotte. Dopo una lotta punto a punto durata tutta la partita, i due tiri liberi convertiti da Mitchell dopo che Parker aveva segnato la tripla del -2 a 9 secondi dalla fine hanno definitivamente consegnato la vittoria alla squadra di coach Snyder.
Con 35 punti, 5 rimbalzi e 5 assist, nonostante un problemino all’occhio accusato a gara in corso, è stato proprio Mitchell il mattatore della serata di Salt Lake City, coadiuvato per l’occasione dalle doppie doppie di Rudy Gobert e Joe Ingles.
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Ottimo Irving, anche se la partita andava chiusa prima (2 palle perse a metà campo nell'ultimo minuto e mezzo di gioco, una da Smart e una da Irving, sono davero troppe!).
I Celtics hanno faticato un po' più del previsto, soprattutto a marcare Bogdanovic che nel secondo quarto ha fatto recuperare ai suoi uno svantaggio in doppia cifra.
Secondo me la differenza con le sconfitte precedenti l'ha fatta Baynes, 13 punti, 13 rimbalzi, 65% al tiro e sempre presente col suo fisico nel pitturato a far spazio agli avversari in attacco e a chiudere gli spazi in difesa.
Non sarà Embiid o Anthony Davis, ma un centro in NBA ci vuole..
Non capisco come mai Tatum, dopo un 3 su 3 dall'arco nei primi due quarti, ha smesso di tirare nel secondo tempo e come mai Brown, dopo un primo tempo di fuoco, ha smesso di attaccare il ferro con continuità nel secondo.
Comunque bene così, prendiamoci questo quarto posto!