Emergono nuovi dettagli e versioni contrastanti sul caso di violenza sessuale diffuso a mezzo stampa dal New York Post che vede coinvolto Kristaps Porzingis. I legali del giocatore assicurano da parte loro di aver allertato per tempo gli uffici NBA, ma sulla natura del monito le fonti non paiono concordi.
Secondo quanto riportato da Adrian Wojnarowksi, i Knicks avrebbero messo al corrente i Mavs in sede di trade- call parlando di accuse di violenza, ma fonti vicine alle vicende di casa Mavericks smentiscono tale versione citando il solo riferimento al termine ‘estorsione’.
In attesa di ulteriori sviluppi giudiziari, l’associazione dei giocatori ha voluto far sentire il proprio appoggio al lettone. Di seguito quanto dichiarato da Michele Roberts, Executive Director NBPA:
“Siamo a conoscenza dei fatti da tempo, abbiamo valutato la posizione dell’accusa e, sulla base degli elementi attualmente a disposizione, stiamo dalla parte di Kristaps.”
Nessun commento ufficiale da parte dei Mavericks su indicazione dell’autorità federale. Coach Rick Carlisle lascia libertà di scelta a Porzingis, che da qualche settimana è tornato a disposizione e per i primi 5 contro 5:
“Se volesse prendersi del tempo per sé, glielo permetteremmo, ma sarebbe una sua richiesta.”
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