(35-43) Los Angeles Lakers 103-119 Oklahoma City Thunder (45-33)
Forse in odore dell’uscita di Avengers: Endgame, Russell Westbrook, conscio del momento di grande difficoltà vissuto dai suoi Thunder, tira fuori una prestazione da vero supereroe e trascina la squadra alla vittoria con una partita letteralmente storica.
I Thunder partono forte: il vantaggio iniziale si attesta già sugli 11 punti, prima che i Lakers riescano a pareggiare a quota 21. Westbrook sbaglia i primi 4 tiri della sua partita ma chiude il primo quarto già a quota 10 assist, pareggiando il record di franchigia che apparteneva… a sé stesso.
I Lakers (o ciò che ne resta) non vogliono però fare brutta figura e combattono nel secondo periodo: un parziale di 7-0 li porta anche sopra, sul 50-48, prima che OKC si riprenda la testa della partita a metà gara.
Nel terzo quarto ricomincia lo show di Westbrook: dopo soli 3 minuti di gioco, The Brodie è già a quota 17 assist, mentre le penetrazioni (inarrestabili) al ferro si sprecano. L.A. può fare davvero poco per contrastarlo ed è costretta ad iniziare l’ultimo quarto sotto di 16 lunghezze.
Westbrook spinge forte anche nell’ultimo quarto e assicura la vittoria ai suoi Thunder. Russ chiude con delle statistiche storiche: 20 punti, 20 rimbalzi e 21 assist. Nella storia NBA l’unico altro giocatore ad aver chiuso una partita a quota 20 in queste tre statistiche era stato Wilt Chamberlain. La vittoria e la prestazione sono dedicate da Westbrook a Nipsey Hussle, artista hip-hop recentemente ucciso, la cui scomparsa ha toccato molto tutto il mondo dei giocatori NBA.
(51-26) Denver Nuggets 102-116 Golden State Warriors (53-24)
Grande testa a testa in questo finale di stagione tra le due prime della classe della Western Conference. Ad avere la meglio, ancora una volta, sono gli Warriors.
Il primo quarto dei padroni di casa è superlativo: Curry apre le danze con una tripla, lo segue a ruota Durant. KD stoppa poi in transizione difensiva, con perdite, un tentativo di Gary Harris. Steph invece continua a far impazzire la difesa avversaria:
KD prosegue da dove aveva lasciato, trascinando i suoi anche nel secondo quarto. Golden State gioca libera mentalmente e, quando accade, regala momenti di grandissimo basket:
Dopo il +16 dell’intervallo, gli Warriors hanno intenzione di far capire ai Nuggets chi è la vera superpotenza dell’Ovest e non perdono l’occasione di ricordarlo ulteriormente. Stavolta a prendere le redini della squadra c’è Curry, che intanto si piazza al 4° posto della classifica marcatori all-time di Golden State. Terzo quarto che, tra le altre cose, vede l’espulsione di un Kevin Durant molto nervoso. L’ultimo quarto inizia sul +23 Warriors ed è buono solo per il season high di Cousins (28 punti+13 rimbalzi) e per dare minuti di gioco alle riserve di entrambe le squadre.