Washington Wizards

NBA, Ernie Grunfeld licenziato dagli Washigton Wizards

Dopo la matematica esclusione dai Playoff di quest’anno a Washington salta la prima testa e a farne le spese è il “president of basketball operations” degli Wizards. Al di là del risultato di questa stagione Ernie Grunfeld paga le scelte fatte per il roster della squadra, tra cui un contratto esagerato a John Wall, e contratti pesanti per giocatori ai margini della rotazione come Ian Mahinmi ($15 M garantiti anche per la prossima stagione), o la player option da $5 milioni che Dwight Howard potrà esercitare quest’estate.

La situazione salariale degli Wizards, nonostante la partenza di Otto Porter, altro contratto di Grunfeld non proprio oculato, non è delle migliori e sarà difficile poter pescare qualcosa di davvero promettente al prossimo Draft: per questo motivo la squadra della capitale dovrà essere in grado di programmare bene le prossime stagioni in modo da tornare nella maniera più efficiente possibile tra le prime squadre della Eastern Conference.

Il presidente Ted Leonsis si è preso le proprie responsabilità in questo fallimento, affermando come la decisione di sollevare Grunfeld dal proprio incarico sia stata una sua decisione diretta.

Si parla già dei possibili sostituti con tre candidati su tutti che sembrano essere sul tavolo della dirigenza degli Wizards: il primo è Mike Zarren che da diverso tempo lavora alle dipendenze di Danny Ainge ai Boston Celtics. Zarren non sembra per ora intenzionato a lasciare i bianco verdi, anche se la possibilità di poter lavorare in prima persona con piena autonomia potrebbe fargli cambiare idea, nonostante Washington in questo momento non offre delle grandi opportunità di movimento.

Il secondo è Larry Harris, Gm prima ai Milwaukee Bucks e poi da anni scout e consulente per i Golden State Warriors, uno degli artefici delle scelte al Draft di Curry, Thompson e Green. Harris però interessa in questo momento anche ai New Orleans Pelicans che hanno già ricevuto dalla Baia il permesso di colloquiarlo in estate durante la free agency.

L’ultimo è quello forse più noto al pubblico, e cioè David Griffin, gm dei Cleveland Cavaliers del secondo Lebron James, uscito di scena dopo la sconfitta in finale contro Golden State per 4-1.

Una situazione che dovrà presto trovare una soluzione per dare il tempo a chi arriverà di pianificare la prossima off-season e le stagioni che verranno.

 

Leggi anche:

Brooklyn Nets pronti a rinnovare coach Atkinson

LeBron James rinuncia al Mondiale in Cina: “Non è l’estate giusta per me”

Fred Hoiberg torna in NCAA

Share
Pubblicato da
Francesco Grisanti

Recent Posts

NBA All-Star Game 2025, cambia ancora il format: ci sarà un torneo a 4 squadre

La lega ha deciso per un nuovo format per l’All-Star Game del 2025

fa 17 ore

NBA, non c’è pace per i Sixers: quinto KO in fila e nuovo infortunio per Paul George

Ai problemi dei Sixers si aggiunge anche la preoccupazione per l’infortunio di George

fa 18 ore

Classifica NBA 2024-2025

Il quadro aggiornato notte dopo notte

fa 1 giorno

NBA, i Lakers volano sulle ali di un super Knecht

Il rookie ha segnato 37 punti con 9 triple, pareggiando il record NBA

fa 2 giorni

La NBA indaga i Knicks per violazione delle norme del salary cap

Sotto la lente la promozione del padre di Jalen Brunson ad assistente allenatore

fa 2 giorni

NBA, 200esima tripla doppia per Westbrook: nessuno come lui nella storia

Il giocatore dei Nuggets chiude con 11 punti, 10 rimbalzi e 14 assist

fa 2 giorni