(48-34) Indiana Pacers 135 – 134 Atlanta Hawks (29-53)
Ultima partita della stagione per gli Indiana Pacers, che ormai certi sia dei playoff che del loro piazzamento al quinto posto, sconfiggono all’ultimo respiro gli Atlanta Hawks. Ora la squadra di coach Nate McMillan deve prepararsi all’affascinante sfida al primo turno contro i Boston Celtics. Si chiude qui invece la stagione degli Hawks, che hanno mostrato interessantissimi margini di crescita: sentiremo parlare di loro in futuro.
Indiana, che non fa scendere in campo nessuno dei suoi migliori giocatori, inizia meglio l’incontro, portandosi in avanti nel primo quarto, Nel secondo quarto però Kyle O’Quinn viene espulso con un flagrant-2 per aver colpito Trae Young alla testa (anche se lo scontro non sembrava essere intenzionale). La giovane star degli Hawks sembra essere spronato da questo episodio, e si mette in proprio, trascinando i suoi addirittura in vantaggio (59-58) prima di chiudere il primo tempo sul -4. Dopo un terzo periodo equilibrato, Atlanta accorcia le distanze nell’ultimo quarto, e si porta in vantaggio col canestro di Young che vale il 129-128. T.J. Leaf schiaccia per Indiana, ma Alex Len restituisce il favore nell’altro canestro e Atlanta è ancora sopra. Indiana segna per riportarsi avanti, poi Taurean Prince manda a bersaglio una tripla con 1.1 secondi sul cronometro. Sembra l’azione decisiva della partita, ma DeAndre Bembry fa fallo su Edmond Sumner che tira la sua tripla della disperazione. Il giocatore di Indiana rimane freddo e segna tutti i liberi, chiudendo la partita e consegnando la vittoria a Indiana.
Serata da ricordare per T.J. Leaf, che chiude a 28 punti e 10 rimbalzi, mentre Tyreke Evans ne segna 27 ed Edmond Sumner 22. Atlanta si affida ai 23 di Trae Young e Taurean Prince, oltre che ai 20 punti e 25 rimbalzi (career high) di John Collins.
(39-43) Miami Heat 94 – 113 Brooklyn Nets (42-40)
Ultima partita NBA in assoluto nella vita di Dwyane Wade, che decide di onorare il Braclays Center nel migliore dei modi, nonostante la sconfitta che i suoi Miami Heat rimediano contro i Brooklyn Nets, che ai playoff – a differenza di Miami – si sono qualificati e che affronteranno i Philadelphia 76ers al primo turno.
La partita passa presto in secondo piano rispetto alla celebrazione di Wade, anche perché Miami non dà mai l’impressione di potersela giocare. Sotto di 9 al termine del primo quarto, gli Heat sono a -16 all’intervallo lungo, e a -21 dopo la terza frazione. C’è il tempo, per Jarrett Allen, di arricchire la lista di superstar a cui ha piazzato una stoppata aggiungendoci proprio il nome di Dwyane Wade, ma l’ultimo quarto della sfida è solo un proforma prima del festoso postpartita.
21 punti per D’Angelo Russell, conditi da 7 rimbalzi, mentre dalla panchina l’ex di serata, Shabbaz Napier, esce con 20 punti, e Jarrett Allen chiude a 14 rimbalzi (e 1 punti), Rondae-Hollis-Jefferson cattura 12 carambole ed Ed Davis 10. Per i Miami Heat invece, Dwyane Wade chiude la carriera siglando, di fronte agli occhi ammirati della folla, di LeBron James, Chris Paul e Carmelo Anthony, l’ultima tripla doppia: 25 punti, 11 rimbalzi e 10 assist, l’ultimo dei quali al compagno di viaggio di una vita, Udonis Haslem, che chiude invece in doppia doppia a 12 punti e 11 rimbalzi. Tutto il resto ha poca importanza.