I playoff regalano sempre grandi emozioni e molto spesso assistiamo a partite che entrano nella storia. Quella di ieri notte tra Golden State Warriors e Los Angeles Clippers ci entrerà sicuramente.
I los angelini sono infatti riusciti a battere 135 a 131 Curry e compagni, rimontando uno svantaggio di 31 punti: il più grande come-back nella storia dei playoff.
Al termine della partita molti giocatori dei Golden State sono parsi furiosi, soprattutto Klay Thompson che ha rilasciato queste dichiarazioni:
“Abbiamo iniziato il terzo quarto con 23 punti di vantaggio e abbiamo abbassato la guardia pensando di aver già vinto. L’intensità dei Clippers ci ha messo in difficoltà, non siamo più riusciti a riaccendere la scintilla e abbiamo anche sbagliato molti tiri facili. Non meritavamo di vincere. In più abbiamo anche perso per infortunio il nostro centro titolare, Demarcus Cousins, a cui auguro una pronta guarigione.”
Thompson ha anche aggiunto come la squadra cercherà di incanalare la propria rabbia per usarla giovedì notte in Gara 3 in casa dei Los Angeles Clippers. Tutto pronto quindi per una partita che sarà molto “ dura” anche dopo i continui punzecchiamenti tra Durant e Beverley.
Insieme a Klay Thompson è stato proprio Durant ad essere uno dei più deludenti di Gara 2: hanno segnato 17 e 21 punti, ma hanno fatto fatica a entrare in partita tentando appena 19 tiri in 2.
Il migliore di Golden State invece è stato ancora una volta Curry autore di una prestazione da 29 punti e 6 assist, segnando ben 8 triple.
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Sempre a guardare chi fa più punti: le ultime giocate di Curry sono state disastrose, tipo finals 2016. Oltretutto i Warriors avrebbero dovuto cercare il pareggio con un tiro al ferro, e non la vittoria con un tiro da tre che poi si è rivelato difficile.