In veste di consulente degli Indiana Pacers, Larry Bird sta vivendo la serie Playoff contro i Boston Celtics da una prospettiva particolare. Impossibile dimenticare i trascorsi vincenti in bianco-verde che hanno caratterizzato la sua carriera. Il leggendario #33 ne ha parlato ai microfoni di Jackie McMullan di ESPN, co-autrice di “When The Game Was Ours”:
“Dico sempre che considero il periodo a Boston la più grande esperienza della mia vita. Auguro a tutti di poter vivere qualcosa di simile. Tornare lì riporta alla mente molti ricordi. Quando vinci un titolo a Boston i tifosi ti rispettano come campione, che tu sia il giocatore di riferimento, il secondo o il terzo.”
Indiana, sotto 0-2, torna a casa con le spalle al muro e conta sul fattore casalingo per restare in corsa. Bird invita l’ambiente a restare compatto:
“Non dico alcunché [ai giocatori], di questo si occupa il nostro allenatore. Bastava guardare le loro facce. In un momento di crisi bisogna restare assieme e rialzarsi dopo un errore. Nei Playoff ogni possesso ha un’importanza enorme. Kyrie segna canestri pesanti e devi aspettartelo, ma sta alla squadra reagire, portare blocchi e andare a rimbalzo. Se non succede, il tutto ti ammazza. È fondamentale soprattutto essere più tosti mentalmente. Ovviamente quando Victor si è fatto male tutto è cambiato. Pensavo che potessimo pareggiare il totale di vittorie stagionali dell’anno scorso e anche in sua assenza ce l’abbiamo fatta. Kevin Pritchard e Nate [McMillan] hanno fatto un gran lavoro.”
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