Golden State Warriors

NBA Playoff, Kevin Durant guida gli Warriors al vantaggio nella serie: le reazioni di compagni e avversari

Dopo lo “scivolone” di Gara 2, i Golden State Warriors si sono riportati in vantaggio nella serie (2-1) con la vittoria per 132-105 sui Los Angeles Clippers.

Nonostante l’assenza di DeMarcus Cousins, la squadra della Baia ha ottenuto una vittoria schiacciante grazie all’ottima difesa e alla guida di un super Kevin Durant da 38 punti (14/23 dal campo e 27 solo nel primo tempo), 7 assist e 4 rimbalzi.

Come riporta Nick Friedell di ESPN, nella conferenza stampa post-partita, coach Steve Kerr ha elogiato il proprio giocatore, spiegando:

“L’ha detto anche lui ieri: lui è Kevin Durant. E oggi ha mostrato a tutti chi è Kevin Durant. Ha avuto una mentalità diversa da quella che aveva le altre sere.

Questo ragazzo è il giocatore di pallacanestro più talentuoso sulla faccia della terra. Non c’è nessuno che possa fare quello che può fare lui… Assolutamente, ha bisogno di essere ancora più aggressivo. Sono i Playoff. Lui può prendersi tutti i tiri che vuole, quando vuole.”

Fin dall’inizio della serie, il 30enne degli Warriors era stato al centro dell’attezione per la sua “sfida” con Patrick Beverley. In Gara 1, infatti, i due erano stati espulsi in seguito a numerosi contatti e nel secondo capitolo della serie lo stesso KD aveva dovuto lasciare il campo per falli. La scorsa notte, invece, la situazione si è rovesciata ed è stato Beverley a essere limitato proprio per un problema di falli. Nelle interviste degli ultimi giorni, comunque, i due giocatori hanno spesso sottolineato il proprio rispetto l’uno per l’altro.

Anche i compagni di Durant, nel post-partita, hanno elogiato la sua prestazione. In particolare, Draymond Green ha dichiarato:

“(KD) è arrivato super aggressivo, in modalità ‘letale’. E questo ha fatto tutta la differenza per noi. Abbiamo preso il controllo della gara proprio nel primo quarto e non lo abbiamo mai perso. […] Non molte persone possono fermare Kevin quando Kevin non vuole essere fermato. E sta sera lo ha dimostrato.”

Per quanto riguarda i Los Angeles Clippers, invece, coach Doc Rivers ha parlato delle difficoltà della squadra, spiegando:

“Ti sentivi come se loro volessero arrivare e prenderci a pugni, e noi semplicemente non abbiamo risposto. […] Non abbiamo giocato davvero l’uno per l’altro stanotte. Siamo rimasti indietro e tutti stavano provando a vincere la partita da soli. E questo non è il modo in cui giochiamo noi. Loro erano molto più fisici di noi. La loro difesa è stata nettamente migliore del nostro attacco. Abbiamo preso tiri, ma non molti di questi erano buoni tiri.”

In seguito, Lou Williams, tra i migliori della partita dei Clippers con 16 punti e 6 assist, ha dichiarato:

“Siamo stati presi a calci in c*lo. Loro volevano giocare in difesa sta sera e, poi, dall’altra parte sono in grado di segnare tiri assurdi. Questo può essere scoraggiante.”

Parlando di Durant, poi, ha aggiunto:

“Si era esposto prima che arrivassimo qui. E noi non eravamo nè preparati nè abbiamo fatto il nostro lavoro. Dall’altro lato della medaglia, lui è Kevin Durant ed è capace di mettere quei tiri.”

 

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Guarda i commenti

  • Kevin Durant è il più forte da tre anni.
    Generalmente dà il meglio di sè dal secondo turno di playoff in avanti, ma dopo l'infortunio di Cousins si è sentito di dover dare un segnale eclatante alla squadra e agli avversari.
    Serve un'impresa per i Clippers, per non uscire 4 a 1.

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Pubblicato da
Elena Zoppè

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