I San Antonio Spurs, al debutto casalingo nei Playoff 2019, hanno preso le redini della serie di primo turno contro i Denver Nuggets cogliendo un successo cruciale.
Serata di grazia per Derrick White, autore di 36 punti. Una prestazione tale da lasciare senza parole Gregg Popovich:
“È ok. Devo rispondere a questa domanda? Eri presente alla partita, giusto? Ovviamente è stato spettacolare sui due lati del campo, non so cos’altro dire.”
Il diretto interessato ha commentato così la propria gara:
“Ho cercato di essere aggressivo per finire forte al ferro e fare le scelte giuste. La gente dice che non ho esperienza nei Playoff ma li ho giocati in G League – sto scherzando. Mi è servito per lo sviluppo. Non do nulla per scontato e gioco sempre con la proverbiale scimmia sulla spalla.”
I Nuggets non sono stati in grado di arginare in alcun modo il #4 in maglia Spurs ma sono diversi gli aspetti su cui coach Mike Malone dovrà lavorare per poter provare a pareggiare i conti. Di seguito le dichiarazioni del capo allenatore di Denver in conferenza stampa:
“Non siamo riusciti a fermare [Derrick White]. È sceso in campo come se non avesse mangiato negli ultimi due giorni e ha mandato un messaggio forte e chiaro. Ha dominato la partita: 36 punti, 15-21 al tiro. Gli avversari hanno segnato 62 punti in pitturato. […] Lui è stato impressionante, ha attaccato sin dall’inizio e ha fatto ciò che ha voluto. Grande prestazione per un giocatore così giovane. Abbiamo tirato bene ma siamo stati presi a calci in c**o perché non siamo stati in grado di marcare nessuno. Non si può andare in trasferta e concedere 62 punti in pitturato, 22 punti da palla persa, e 18 punti da secondo tentativo. […] Il punteggio non è indicativo, è stata una partita da 20 punti di scarto. I giocatori in uscita dalla panchina hanno tirato bene, i titolari hanno fatto più fatica e non sono mai risuciti a generare un qualche ritmo in attacco. […] Per me la questione è semplice: in stagione regolare siamo stati una delle migliori squadre NBA in attacco e in queste tre partite non abbiamo mai vinto la battaglia [sotto i tabelloni].”
AGGIUSTAMENTI
Il coaching staff valuterà possibili variazioni a livello di rotazione:
“Se ci sarà bisogno di far entare in partita alcuni ragazzi più rapidamente lo farò. Allenare non è mai un fatto personale ed è un mio dovere trovare il quintetto che ci può aiutare a vincere Gara 4. Siamo l’ottava squadra più giovane ad aver fatto i Playoff nella storia NBA. Non mi piace trovare scuse ma è la realtà, non me lo sto inventando. La prossima partita ci dirà davvero chi siamo.”
Nikola Jokic non è sorpreso dal rendimento della second-unit:
“A essere onesto la nostra panchina gioca così il più delle volte. Sono davvero fenomenali. Nei Playoff ogni partita è una must-win e non ci si può rilassare. Per me si tratta sempre di pallacanestro con l’unica differenza a livelllo di intensità.”
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