Joel Embiid, si sa, è tendenzialmente un personaggio senza freni anche al di fuori del parquet. Nel post gara di Brooklyn e Philadelphia, gara 4 vinta dai suoi 76ers, il centro ha commentato il solido vantaggio nella serie per 3-1 lanciando però un piccolo monito, in maniera scherzosa, alla sua squadra con riferimento ai Golden State Warriors nelle Finals del 2016 quando furono rimontati dai Cleveland Cavaliers di LeBron James dopo un vantaggio eguale:
“Quanto è importante questa vittoria? Tanto, ma non vogliamo essere nella stessa situazione dei Golden State Warriors 2 anni fa…”
Poi si torna di nuovo sull’episodio della nottata che è inevitabilmente l’accenno di rissa avvenuto dopo il brutto fallo dello stesso Embiid su Jarrett Allen che ha scatenato la reazione di Dudley:
“Prima cosa… sapevo che sarebbe successa una cosa del genere, però è strano perché il mio contatto con Allen era solo per prendere il pallone.”
Anche Jimmy Butler, presente nella conferenza stampa insieme al centro dei 76ers, ha commentano l’accaduto:
“Sì, sapevamo che doveva succedere. Non presto più di tanto attenzione su quello che fa Dudley sul campo, ma non penso che tu possa correre addosso a Joel in quel modo… e poi il fallo secondo me non era da flagrant.”
Ultime parole di Embiid durante la conferenza:
“È bello giocatore con gente a cui importa di te, che cerca sempre di proteggerti per cercare poi di arrivare a fare quello per cui siamo chiamati sul campo, ossia vincere. “
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