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NBA, Russell Westbrook risponde alle critiche: “Nessuno può fare ciò che faccio io”

Russell Westbrook non accetta la critiche, e passa al contrattacco. Dopo essere stato eliminato, coi suoi Oklahoma City Thunder, dai Portland Trail Blazers, Russ è stato molto criticato per le sue prestazioni non particolarmente brillanti al tiro. Durante le 5 partite della serie infatti Westbrook ha segnato 22.8 punti di media, tirando però con il 36% dal campo e il 32.4% dalla linea dei tre punti. In particolare, nella decisiva gara-5 della serie contro Portland, Russ ha tirato 11/31 dal campo, facendo più errori al tiro di tutti gli altri giocatori di OKC messi insieme (36/55).

Anche se ha promesso di tornare a tirare con maggior efficenza nella prossima stagione, la guardia dei Thunder ha voluto dire qualche parola a tutti i critici:

“Prima si discuteva sul fatto che fossi un ball hog, ma ora che ho guidato la lega per assist nelle ultime tre stagioni o roba del genere la cosa è stata abbandonata. Quindi ora si discute del mio tiro. Nella prossima stagione sarò un tiratore migliore. Dopo di quello ci sarà, c***o, che ho il piede sinistro più grande di quello destro. Chi lo sa.

Quindi, tornando a noi, è per questo che non mi interessa affatto quello che dice o pensa la gente su di me, perché non ha nessuna importanza. Io so ciò che sono capace di fare, e so ciò che sono capace di fare ad alto livello ogni sera, e nessuno può fare ciò che faccio io una notte si e l’altra no, e ci credo fermamente! Se potessero, sono sicuro che lo farebbero. Ma so che nessuno può”

Nonostante la breve apparizione ai playoff infatti, Westbrook ha vissuto un’altra frantastica regular season, chiudendo per la terza stagione consecutiva con una tripla doppia di media, facendo registrare, tra l’altro, la prima prestazione da 20+20+20 dal 1968.

“Quando si fa tanto a un così alto livello, arrivano anche un sacco di haters. Così è la vita, amico. Così è la vita. Quando fai tanto la gente proverà a portartelo via.

Ma nessuno può portarmi via questo. Sono stato benedetto, e rimarrò devoto e grato di essere capace di fare ciò che faccio, e nessuno potrà mai portarmelo via, indipendentemente da quante storie vengano scritte, o da quante statistiche o numeri vengano messi su”

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Guarda i commenti

  • E' un giocatore fortissimo e se tirasse meno, non credo che la sua squadra ne gioverebbe.
    Soltanto che Lillard lo ha annientato e la sua squadra ha perso. Se avesse segnato di più, forse non sarebbe successo.
    E' ovvio che deve migliorare ancora, non può accontentarsi della sua ottima carriera, è un MVP e deve diventare più vincente, migliorando il suo tiro da fuori e le sue scelte di tiro.

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Pubblicato da
Simone Simeoni

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