Una serie tutto sommato oltre le aspettative per i Los Angeles Clippers che hanno costretto i Golden State Warriors a 6 partite nel primo turno di questi Playoff NBA. La compagine guidata da coach Doc Rivers nulla ha potuto contro la strapotenza di Kevin Durant (50 punti per lui ieri, ndr) e compagnia. Nonostante l’eliminazione, la franchigia losangelina si è dimostrata un osso duro per gli attuali campioni in carica. Danilo Gallinari, miglior prestazione in carriera ai playoff con 29 punti, 11/24 al tiro, tre triple e cinque rimbalzi, ha commentato così il match di ieri ai microfoni di Zeno Pisani per Sky Sport:
“Sì, abbiamo lottato fino alle fine. È stata una bellissima sfida, loro hanno controllato la partita per la maggior parte del tempo. Siamo stati bravi, ma loro lo sono stati più di noi. Avevamo già avuto un bel po’ di problemi in gara-3, in cui dopo la sconfitta Golden State era partita davvero forte. Eravamo preparati a questo, soprattutto cercando di cambiare l’inerzia in casa dove non avevamo giocato dei grandi match nelle due partite precedenti della serie. Siamo stati bravi all’inizio ad andare avanti, ma loro hanno fatto meglio di noi quando si è trattato di chiuderla
Su Kevin Durant, da 50 punti con 15/26 al tiro, risponde così:
“È un talento incredibile, è stato sicuramente il miglior giocatore di questa serie. Fermarlo in uno contro uno è impossibile, abbiamo provato a limitarlo di squadra, ma ci sono tanti altri campioni in campo con Golden State, quindi sei costretto ogni volta a fare delle scelte. È stato molto bravo a punirci. Gara-6 l’abbiamo preparata mantenendo intatto il piano partita già usato in precedenza: difensivamente provando ad aggiustare qualcosina, mentre in attacco cercando di replicare le stesse cose che avevano funzionato in precedenza. Peccato che a protezione del ferro non è bastato fare una buona partita”.
Poi un commento anche sul suo momento personale in questi Playoff :
“Penso di aver giocato con la solita spensieratezza offensiva che ho messo in mostra tutto l’anno. Probabilmente i primi match della serie pensavo troppo, sia a quello che era il piano offensivo e difensivo, che a quello che mi veniva richiesto, senza leggere negli attimi giusti la difesa, ma fermandomi soltanto a eseguire. Le ultime partite invece sono andate meglio, purtroppo non è bastato per conquistare un altro successo”.
Infine il saluto alla stagione NBA, pronti a tutto motore per l’anno prossimo:
“È stata una stagione straordinaria, anche queste due settimane playoff sono state bellissime. Mi fa molto piacere che il pubblico abbiamo riconosciuto gli sforzi che abbiamo fatto, sono orgoglioso e felice di aver fatto parte di un gruppo così speciale”.
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