Dopo essere stati eliminati al primo turno dei Playoff dai Portland Trail Blazers, gli Oklahoma City Thunder sono costretti a iniziare la propria offseason con le più dovute considerazioni sul proprio futuro, sia a breve che a lungo termine.
Il primo ad essere sotto la lente d’ingrandimento sarà giocoforza la stella e leader della squadra, quel Russell Westbrook che, nel corso della serie, è stato sottoposto a numerose critiche a causa delle sue basse percentuali e scelte di tiro.
Il direttore generale, Sam Presti, si è rivolto a quest’ultimo nel corso della conferenza stampa di fine stagione.
Non è perfetto, nessuno di noi lo è, ma non lascerò che 11 anni del suo sudato lavoro, che tanto gli ha permesso di portare a questa franchigia, siano completamente oscurati da un paio di mesi piuttosto difficili: come leader della squadra e volto della franchigia, avremo ovviamente però delle discussioni. Preferiremmo che gestisse alcuni periodi in modo diverso? Sì, ne abbiamo parlato, e lui stesso ha già apportato diversi accorgimenti a riguardo, e penso che questo sia un grande segnale di crescita da parte sua.
Russell Westbrook è stato in grado di ottenere una tripla doppia di media nelle sue statistiche per la terza stagione consecutiva, ma d’altro canto è stato anche tra i peggiori tiratori della NBA da oltre il perimetro.
Al centro delle polemiche è stato inserito anche l’allenatore della franchigia, Billy Donovan, soprattutto dopo che la sua squadra è incappata in un balbettante record di 12-13 dopo la pausa dell’All-Star Game, al quale ha fatto seguito la terza stagione consecutiva conclusasi al primo turno dei Playoff.
Tuttavia, lo stesso Presti ha allontanato ogni possibilità riguardo un suo licenziamento.
Prevediamo che Billy Donovan resterà al proprio posto la prossima stagione.
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