La quinta sfida tra i Golden State Warriors e gli Houston Rockets si è conclusa con la vittoria dei californiani 104-99, cosa che di fatto li porta in vantaggio nella serie per 3-2 nonostante la perdita di Kevin Durant nel terzo quarto di gioco.
“[L’infortunio di KD] È stato un momento devastante per qualche secondo, ma poi siamo riusciti a recuperare la concentrazione e vincere la partita. Ora ne manca solo una.”
Ha infatti commentato Steph Curry nel post partita, che dopo il ko del compagno di squadra è riuscito a caricarsi i suoi sulle spalle segnando la bellezza di 20 punti (sui 25 totali) nel solo secondo tempo.
“Siamo stati molto bravi a portare a casa la partita nonostante quello che è successo a Kevin, quell’episodio ha rischiato di essere uno spartiacque pericoloso per noi,”
ha poi detto Draymond Green in conferenza stampa, a cui hanno fatto seguito anche le parole di coach Kerr:
“[I miei ragazzi] sono abituati a questo livello di pallacanestro, sono cinque anni ormai che affrontano sfide come questa. Hanno avuto fegato, sono rimasti uniti e alla fine ce l’hanno fatta nonostante tutto; è stato inutile anche parlarne, ormai sanno cosa devono fare [per vincere].”
Se da una parte però Golden State è riuscita in un impresa non da poco, dall’altra i Rockets potrebbero aver sprecato la loro più grande chance di battere i campioni in carica, visto e considerato il fatto che Gara-6 sarà necessariamente un “win or go home” per i texani.
Il primo su cui ovviamente è stato puntato il dito dopo la sconfitta non poteva che essere James Harden, a cui – nonostante i 31 punti segnati – è stato contestato il fatto di aver preso solamente 16 conclusioni in tutto l’arco della gara, la statistica più bassa in assoluto per lui in questi Playoff:
“Non so [il perché di questa mia scelta]. Devo riguardarmi la partita e capire perché sono stato così conservativo. Credo comunque che dobbiamo migliorare in difesa, perché è li che si vincono le partite. Puoi fare il pignolo e rianalizzare la gara quante volte vuoi, ma alla fine l’unica cosa che devi fare è cercare di fermarli in difesa, è piuttosto semplice il concetto.”
Queste le parole del numero 13, a cui hanno fatto poi eco anche quelle di un Chris Paul decisamente sottotono (11 punti con 3-14 al tiro per lui):
“Dobbiamo fare meglio di così, soprattutto a rimbalzo e in difesa. Dobbiamo dimenticarci di questa partita e guardare già alla prossima, non sono permessi errori in Gara-6.”
Il sesto atto della serie tra le due squadre andrà in onda nella notte tra venerdì e sabato alle 3.00 italiane, con l’augurio che – come l’anno passato – questa emozionante sfida possa risolversi solamente con la fatidica Gara-7.
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