I Denver Nuggets hanno subito una pesante sconfitta in Gara 6 al Moda Center di Portland e dovranno giocarsi la conquista delle finali di Conference in casa al Pepsi Center in Gara 7.
Nell’ultimo atto andato in scena ieri notte tra Nuggets e Blazers è avvenuto un qualcosa di davvero insolito: Jamal Murray ha sbagliato un tiro libero segnandone 7 degli 8 totali conquistati.
Proprio la guardia di Denver è stato sempre infallibile dalla linea della carità in questa serie. Una dote che, verrebbe da pensare possa essere innata al giocatore canadese, ma non è così da quanto ha raccontato ai giornalisti. E’ una peculiarità allenata ad arte dal padre Roger ed ha portato notevoli risultati.
Nelle sue tre stagioni NBA, Jamal ha tirato 596 liberi totali mettendone a segno ben 524, con una percentuale quindi dell’88%. Questa è migliore di ben 12 punti rispetto alla percentuale media del resto dei giocatori della lega. Murray è ad oggi uno dei migliori tiratori dalla lunetta della NBA.
Tanti “free throws” nelle serie della post-season sono davvero carichi di pressione e il giocatore di Denver dimostra di avere ghiaccio nelle vene. Lui stesso spiega come è riuscito a diventare quasi infallibile in questo fondamentale:
“Mi alleno spesso sui tiri liberi con mio padre e cerco di migliorare di giorno in giorno.”
Roger Murray sembrerebbe essere un allenatore molto attento e severo ed usa tecniche alquanto singolari:
“Mio padre mi faceva tirare i liberi bendato e mi urlava di tutto per simulare ciò che fa il pubblico nelle arene di gioco!”
La percentuale dei liberi che sta facendo registrare nelle sue stagioni NBA è destinata ad aumentare sempre più poiché non sembrerebbero essere quelli i “free throws” più difficili da segnare per Jamal. Se oggi è diventato un cecchino d’elite della lega forse deve anche qualcosa al padre, ormai orgoglioso dei risultati del figlio.
Una serie dura quella contro Portland, come quella contro gli Spurs di coach Pop al primo turno, che dimostrerà quanto sono realmente pronti i Nuggets a fare quel salto di qualità che manca ormai da parecchio tempo in Colorado. Cercando di ammutolire tutti gli scettici. Parola al campo. Parola a Gara 7. “Win or go home”.
LEGGI ANCHE:
NBA, Jayson Tatum potrà essere uomo franchigia?
NBA, Kuzma sarà baciato dalla dea bendata?
NBA, Raptors vs Sixers: le dichiarazioni dei protagonisti