Il 15 luglio 2010 rappresenta l’inizio di una nuova era nella storia dei Golden State Warriors: la franchigia della California, capitanata allora da Chris Cohan, passa nelle mani di Joe Lacob per circa 450 milioni di dollari. Chi semina raccoglie, e così è stato, dato che sono arrivati 3 anelli (2015, 2017 e 2018) su quattro finali. E potrebbe arrivarne un altro.
Il roster dei Warriors è stratosferico: per curarlo sono richieste elevate risorse economiche, ma la società dev’essere anche in grado di saper gestire e coltivare un simile gruppo. Una delle migliori strategie consiste nella conferma dei pezzi più pregiati e, anche se certe cose si fanno esclusivamente in due, Lacob lo sa bene:
“la mia intenzione è quella di tenere Curry e Thompson all’interno dell’organizzazione per sempre”.
Queste le sue parole alla conclusione di gara-6, che ha visto trionfare i Warriors 118 a 113. La proposta di matrimonio è stata avanzata, ma sarà accettata? “Vedremo che succederà”, ha aggiunto il proprietario stesso.
Klay Thompson sarà free agent a fine stagione, ma la sensazione è che il famigerato “sì” arriverà, grazie anche al rinnovo di contratto che la dirigenza californiana metterà sul piatto: 188 milioni di dollari in 5 anni. Tuttavia non si tratta di una questione di denaro, dato che il numero 11 dei Warriors ha manifestato più volte nel corso dell’anno la sua volontà di rimanere fino a fine carriera. Curioso è il legame che si è creato proprio tra Lacob e Thompson, i quali si sono scambiati un segno di affetto dopo una delle triple insaccate dall’ala piccola durante il match di gara-6. E così si è espresso il proprietario ai microfoni:
“Ho un legame speciale con Klay, l’ho sempre avuto. È il primo giocatore, da quando ho acquistato il club, che abbiamo preso al draft. E ho sempre provato un forte legame d’affetto nei suoi confronti. Le persone a volte mi prendono in giro, ma io amo Klay, l’ho sempre amato. Ho una grande relazione con lui.”
E Thompson ha prontamente ricambiato l’affetto:
“Sento la sua passione e, dannazione, la dimostra più della maggior parte dei nostri tifosi. Bisogna rispettare una passione così sconfinata. Abbiamo sentito tante storie riguardo a persone che se ne fregano, ma Joe si preoccupa dal primo giorno ed è bello condividere momenti con lui perché so quanto desidera vederci vincere e quanto desidera vincere.”
Su Curry non ci sono altrettante dimostrazioni di amore, ma è anche vero che Steph non necessita di parole, le sue prestazioni parlano da sole e fanno innamorare anche il più ostile dei tifosi rivali. E Lacob lo sa.
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