Golden State Warriors 116-94 Portland Trail Blazers
Golden State inizia col piede giusto le Western Conference Finals e si aggiudica Gara 1, sconfiggendo i Portland Trail Blazers alla Oracle Arena. Una vittoria in stile “pre-Durant”, esattamente come in Gara 6 contro Houston. Sugli scudi, infatti, c’è ancora una volta la vecchia guardia: Curry, Thompson e soprattutto Draymond Green, uomo ovunque in casa Warriors.
1° quarto
L’inizio di partita è frenetico: i ritmi sono molto alti e, di conseguenza, le palle perse si susseguono. A farne registrare la maggior parte sono però i Blazers, che spesso e volentieri vedono le proprie stelle Lillard e McCollum raddoppiate e costrette a improbabili scarichi, ben anticipati dagli avversari. Sul lato offensivo invece Portland decide di battezzare più e più volte Green, che non si fa trovare impreparato e macina punti, oltre alla solita dose di intelligenza cestistica superiore. Portland resta comunque in scia grazie alla tripla sulla sirena di Rodney Hood.
2° quarto
Pronti via e Klay Thompson, alternato con Curry da coach Kerr per guidare la panchina, mette due triple e tenta di far allungare nel punteggio i suoi. Hood però continua a dimostrarsi affidabile scelta offensiva e permette a Portland di rimanere in partita. Golden State continua ad approfittare delle tantissime palle perse dagli avversari e con un parziale di 8-0 tocca il +10. I Blazers sembrano lì lì per collassare da un momento all’altro, ma i tiri liberi sono un’autentica ancora di salvezza. Curry però si accende e in semi-transizione punisce ancora Portland, dopo l’ennesima palla persa: due triple a bersaglio, 54-45 a metà gara.
3° quarto
Il famigerato terzo quarto Warriors si apre con un Draymond Green in versione tuttofare: rimbalzi, assist, difese. Dall’altra parte c’è ancora Curry, che apre le marcature con un’altra tripla e manda i suoi sul +11. La difesa di Golden State è un muro invalicabile e manda inevitabilmente a schiantarsi i tentativi di penetrazione del backcourt rosso-bianco-nero. Un’altra tripla di Curry costringe coach Stotts al time-out.
Alla ripresa delle ostilità la solfa non cambia: Portland si perde rovinosamente nel pitturato avversario, Golden State corre in contropiede e Curry taglia le gambe agli avversari ancora da 3 punti, seguito da Klay Thompson. Portland si affida a McCollum, che dopo un inizio “freddino” segna 5 punti in fila e riporta i suoi sul -12. Appena appena una minima speranza si accende, visto anche un leggero rilassamento degli Warriors, ecco che Curry segna un’altra tripla e arriva a quota 12 nel terzo quarto.
Il fratello Seth però risponde e Portland tocca il -8, poi -6: come i Blazers siano ancora dentro la partita è quasi un mistero, visto il 36% dal campo.
4° quarto
L’ultimo quarto vede un inizio molto positivo da parte di Evan Turner, che riesce a liberare bene i suoi compagni sotto canestro. Con Curry e Green in panchina, a prenderne il posto ci sono Cook (che segna due triple) e Jerebko, che giocano lo stesso identico schema del 30 e del 23.
Rodney Hood prova a tenere a galla i suoi, segnando col tiro libero aggiuntivo, ma a spezzare le gambe a Portland c’è, ancora una volta, Klay Thompson, mortifero da dietro l’arco. +14 Golden State a 7 minuti dal termine.
Si va avanti: improvvisamente Lillard segna una tripla dalla sua Dame zone e rimanda i suoi sotto la doppia cifra di svantaggio, sul 97-88. Thompson però subisce fallo su un tentativo di tiro da 3 punti e segna 3 liberi in lunetta. Non contento, vola a schiacciare per il +14 che sa di K.O. Dopo il time-out di coach Stotts c’è un’altra tripla di Curry e un altro super momento di Draymond Green, che segna la tripla sigilla-partita.
Gara 2 è in programma per giovedì notte, ore 3 italiane.
Golden State: Curry 36 punti, 6 rimbalzi, 7 assist, 9 triple / Thompson 26 punti
Portland: McCollum 17 punti (7/19 al tiro) / Lillard 19 punti (4/12 al tiro)
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Era una finale di Conference ? Sembravano i quarti di finale, tanta la differenza tra le due squadre.
Strano che Golden State vinca senza Cousins e Durant...