Sulle doti fisiche degli atleti NBA sono stati spesi fiumi di parole. E’ innegabile che la massima lega cestistica americana sia un concentrato di qualità sotto il punto di vista atletico e sono molti i giocatori che spadroneggiano al suo interno a volte anche esclusivamente affidandosi agli straordinari mezzi di Madre Natura.
Tra altezze vertiginose, wingspan, vertical e via discorrendo, c’è una qualità che ultimamente sta facendo molto discutere: l’handspan. Non sono pochi i giocatori del presente (e del passato) a vantare mani spropositate ma incredibilmente funzionali per il gioco: una mano grande ed un’apertura altrettanto ampia garantiscono ottima presa sui rimbalzi e grande possibilità di stoppate, se coadiuvata con verticale e più di un pizzico di agonismo.
Trattandosi di una misura non proprio convenzionale, non è facile raccogliere dati certi in relazione a tale dote e alcuni di essi si basano su stime o comparazioni visive. Siamo comunque riusciti a scandagliare i meandri dell’NBA, scoprendo i veri freak di questa speciale classifica e presentandoli per quello che sono: forze della natura.
10. Yao Ming – 10” (25.4 cm)
A lungo (e forse ancora oggi) si è pensato e si pensa che Yao Ming sia frutto di qualche esperimento genetico per la creazione di una sorta di “superuomo”. Se andassimo a misurare le mani che si ritrova probabilmente troveremmo un indizio in più a sostegno di questa tesi, vista la misura impressionante di 25.4 cm (circa 10 pollici) del suo palmo. Le fonti non sono unanimi, trattandosi comunque di misure solitamente non accertate ufficialmente dalla lega, ma la tesi meno ottimistica si attesta sui 23cm circa. Abbastanza da far parlare, a chi lo ha visto in azione, di vere e proprie “pale” (shovels).