Golden State Warriors 110-114 Toronto Raptors
Toronto vince la serie 4-2
Inaspettato, imprevedibile, quasi incredibile. I Toronto Raptors sono i nuovi campioni NBA. Battuti gli Warriors che ad inizio anno si presentavano come un’armata inarrestabile, orfani però di Durant e costretti a rinunciare anche a Klay Thompson a gara in corso. È il titolo di Kawhi Leonard, arrivato quasi forzatamente in Canada e diventato leader indiscusso di squadra; di Kyle Lowry, spesso criticato ma cuore pulsante nella serie finale, è il titolo di Masai Ujiri, che si è giocato l’all-in con la trade per Gasol e alla fine ha vinto. Toronto ha vinto, il Canada ha vinto.
Primo quarto
Kyle Lowry vuole il titolo e lo dimostra fin da subito: la sua partenza sfolgorante vale 8 punti in fila, conditi da due triple. Pardon, tre, visto che segna i primi 11 punti della sua squadra. Iguodala segna un and-one incredibile. Toronto è carica a molla e Siakam, con fiducia, infila due triple consecutive. Golden State punisce in contropiede le troppe palle perse. Sempre Siakam vola a chiudere l’alley-oop, mentre dall’altra parte c’è un Klay Thompson inarrestabile come al solito. Steve Kerr tira fuori dal cilindro la difesa a zona e funziona: due palle perse di fila per Toronto e parziale di 7-0 per GS. Lowry segna da 3, Curry risponde e quasi segna dalla sua area sulla sirena.
Secondo quarto
Toronto deve limitare le troppe palle perse del primo quarto ma non riesce nel suo intento. Nel frattempo Siakam è in fiducia ed infila un’altra tripla, seguito da VanVleet. I Raptors alzano il muro in difesa e Golden State si affida quasi esclusivamente a Curry e Thompson. Improvvisamente Toronto sbanda e prende due alley-oop, chiusi da Iguodala, più 3 tiri liberi targati Klay. Ibaka è però molto positivo e segna 6 punti in fila. Andre risponde ancora e segna un’altra tripla per l’undicesimo punto della sua gara. Kawhi Leonard si conquista un and-one, mentre Thompson lo costringe al terzo fallo personale.
Terzo quarto
Pronti via e Curry riapre le marcature con una tripla super: nessuna delle due squadre riesce a staccarsi nel punteggio. Gli Splash Brothers continuano a essere trascinatori, mentre dall’altra parte Leonard segna prima un and-one di pura forza e poi una tripla. I Raptors continuano però a perdere palle sanguinose e Iguodala prima e Thompson poi segnano due triple che fanno andare in visibilio la Oracle Arena.
Leonard è però una macchina e segna un’altro and-one: la sfida è con Klay Thompson, che segna un’altra tripla e arriva a quota 28. Il destino è però beffardo: Klay vola al ferro nel tentativo di schiacciare, subisce fallo da Danny Green ed atterra male con la gamba sinistra. La Oracle si ammutolisce ma la distorsione è evidente. Thompson esce dal campo, salvo rientrare per segnare i due tiri liberi e poi dirigersi nuovamente negli spogliatoi. Golden State subisce il colpo, la rabbia di Curry è evidente. Iguodala però è di ghiaccio e con una tripla da fermo segna allo scadere. Kawhi batte la sirena per l’88 pari col tap-in ma è fuori tempo massimo.
Quarto quarto
Golden State inizia con Cousins in campo a fare da fulcro in attacco ma i risultati non sono quelli sperati. Intanto Doris Burke annuncia l’out-for-the-game di Klay Thompson: non ritornerà. VanVleet è in fiducia totale e segna prima la tripla del 91 pari, poi un’altra irreale che fa esplodere la panchina. Golden State però è brava a scavare nelle pieghe della partita e correndo in contropiede dopo una palla rubata segna con Livingston. Gli Warriors riescono a respingere ogni assalto dei Raptors che fanno 99 pari con i tre tiri liberi di VanVleet. Poco più tardi, sul 101 pari, si concretizza il sorpasso di Toronto con un’altra super tripla di VanVleet, che manda al bar Cook.
Fred è in fiducia totale e spara un’altra tripla ma sbaglia, Ibaka strappa però il rimbalzo e fa +5 per i suoi. Cousins va in lunetta ma fa 1/2, -4. Kyle Lowry sente il peso della responsabilità e segna un canestro in stepback semi-impossibile: 108-102. Draymond Green è però un campione e segna una tripla pesantissima. Siakam si conquista due tiri liberi ma ne segna solo uno, Cousins subito dopo lo imita. Leonard tenta quindi una tripla che sbaglia, forse anche con un mezzo fallo subito, e nell’azione dopo DMC segna di potenza per il -1. Siakam rimette un possesso pieno di distanza ma Curry in lunetta è infallibile ed è di nuovo -1: 111-110. I Raptors hanno l’ultimo possesso e si aspettano il fallo tattico, ma Leonard scarica per Green che a sua volta butta via la palla clamorosamente. L’ultimo possesso è allora per Golden State: la tripla di Curry è però fuori bersaglio. Draymond Green chiama quindi un timeout senza averne più a disposizione: fallo tecnico, tiro libero per Kawhi e possesso Raptors con 0.9 sul cronometro, 112-110. Nell’ultimissima azione Iguodala commette fallo su Leonard, che va ancora in lunetta: il suo 2/2 vale il primo titolo nella storia dei Toronto Raptors.
Toronto Raptors: Lowry 26 punti, 10 assist, 7 rimbalzi
Golden State Warriors: Green 11 punti, 19 rimbalzi, 13 assist / Thompson 30 punti