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Road to NBA Draft 2019: Nazreon Reid

Squadra: Louisiana State (Freshman)

Ruolo: Power Forward/Center

2018-19 Stats Per Game:

Pts TotRebs DefRebs OffRebs Asts Stls Blks FG% 3pts FG% FT%
13.6 7.2 4.7 2,5 0.9 0.7 0.7 46.8 33.3 72.7

2018-19 Advanced:

Ast% Reb% OffReb% DefReb% TO% Usg% Blk% eFG% TS%
6.2 14.9 10.5 19.2 16.6 26.4 2.8 50.7 54.4

 

Ad inizio stagione LSU non era sicuramente accreditata a concludere al primo posto la classifica della SEC, vista la presenza di squadre sicuramente più attrezzate come Tennessee e Kentucky, ma anche la stessa Auburn. Il lavoro di Will Wade durante la parte centrale della stagione, tra dicembre e inizio marzo soprattutto (18-2 il record) è stato eccezionale, tanto che l’ex coach di Virginia Commonwealth era uno tra i seri candidati a vincere il premio di allenatore dell’anno. Poi il baratro, causato, ancora una volta dagli illeciti sui reclutamenti e le indagini federali che hanno costretto l’ateneo di Baton Rouge a sospendere immediatamente l’allenatore sostituendolo con il vice allenatore Tony Benford.

Da quel momento la squadra, sicuramente scossa dagli avvenimenti, ha prima perso subito al primo turno del torneo di Conference contro i Florida Gators, e successivamente, dopo due turni vinti con sofferenza contro Yale e Maryland (con tiro allo scadere di Tremont Waters) sono stati asfaltati dalla Michigan State di Cassius Winston.

Una delle note positive e dei protagonisti che aveva portato i Fighting Tigers fino alla numero #3 del proprio regional è stato sicuramente Nazreon Reid, freshman dal New Jersey che ha fatto vedere cose interessanti, sopratutto nel periodo sopracitato con l’inizio delle partite di Conference (15 punti di media con 8 rimbalzi e il 46% dal campo)

Punti di forza

Il talento è sicuramente una qualità di cui il giocatore di LSU dispone in enorme quantità, sia tecnico che fisico, e se sarà in grado di svilupparlo potrebbe facilitargli di molto le cose. Come prima cosa Naz Reid dispone di un ottimo tocco e di una mano morbida che gli permette di segnare in qualsiasi modo su un campo da basket.

spalle a canestro spesso attaccando difensori che non riuscivano a contrastare la sua taglia fisica,

 

attaccando il ferro sui close out degli avversari

dalla media e anche da oltre l’arco.

Questa caratteristica potrebbe fargli molto comodo in NBA per giocare da stretch four e  minuti anche da 5 che apre il campo in quintetti bassi e più rapidi. Infatti oltre ad essere un ottimo giocatore di pick and pop, il prodotto della Roselle Catholic HS ha un ottimo senso del posizionamento, riuscendo ad occupare sempre lo spot migliore per creare le giuste spaziature sul perimetro. Inoltre Reid possiede anche una meccanica e un rilascio molto fluido, quasi da esterno, che gli permettono di prendersi anche conclusioni con poco spazio (sfruttando anche l’altezza da cui parte la palla, 216 cm di Wingspan) e non sempre in equilibrio perfetto.

Un’altra caratteristica che fa di Reid un prospetto interessantissimo è il suo ball handling, di ottimo livello per il fisico che si porta dietro; grazie a questo è in grado di attaccare il proprio avversario anche in 1vs1 frontale dal palleggio, di condurre una transizione da rimbalzo conquistato, finendo poi l’azione al ferro indifferentemente con entrambe le mani sfruttando il proprio atletismo.

Il giocatore di Bill Wade è anche un ottimo rimbalzista, sopratutto offensivo, 2.5 a partita, che sono diventati 3.1 nelle partite di conference (10.5 di ORB%) in soli 27 minuti di media sul parquet.

Reid è molto bravo ad andare a rimbalzo offensivo sui propri errori al tiro 

 

Punti deboli

Molti addetti ai lavori lo hanno soprannominato “The Big Guard”, per le sue mani educate e la capacità di giocare e concludere come un esterno; sicuramente un plus nel gioco di Naz Reid, di cui però ogni tanto il giocatore sembra abusare, esplorando poco il gioco interno e accontentandosi di soluzioni non sempre ad alta percentuale. Anche il numero di tiri liberi tentati a partita, solamente 3.8 sono un dato che fa emergere come il lungo cerchi soluzioni che spesso lo tengono lontano dai contatti: troppi pick and pop, lo potrebbero rendere un giocatore prevedibile e monodimensionale, è vitale quindi per lui migliorare nelle letture di gioco (qualche rollata interna ogni tanto) e nel decision making dei tiri da prendersi.

Troppo spesso in questa stagione Reid ha abusato del tiro dalla distanza senza sfruttare la sua stazza fisica

Nonostante l’ottimo ball handling e la capacità di correre il campo, il lungo di LSU ha una percentuale troppo alta di palle perse a partita, 2.5, contro i soli 0.9 assist a partita (16.6 di TO%), il dato più alto della squadra dopo Tremont Water che però ha anche distribuito 5.8 assist a partita. Questo cosa vuol dire? che troppe volte la palla quando finisce a Reid finisce di muoversi e quando questo succede spesso si conclude con una palla persa, sopratutto nelle occasioni in cui il lungo viene raddoppiato.

Inoltre cosa su cui il giocatore dovrà sicuramente lavorare è il proprio fisico: con i suoi 208 cm Reid giocherà diversi minuti da power forward e per fare ciò dovrà sicuramente migliorare la sua mobilità di gambe in difesa, perché le sole braccia lunghe non basteranno contro gli atleti NBA. Anche come intimidatore dentro l’area possono essere fatti sicuramente dei miglioramenti, le 0.7 stoppate a partita sono pochissime per un atleta che sfiora i 220 cm di wingspan e che è in grado di muoversi così agilmente sul campo

Infine Reid si è presentato alle combine con l 13% di massa grassa nel proprio corpo, un dato assolutamente negativo e a cui le squadre NBA danno un importanza elevatissima.

 

Upside

Nazreon Reid in questo Draft e quindi negli anni successivi in NBA potrebbe essere quello che dall’altra parte dell’oceano definiscono un “Boom or Bust”: se da una parte il materiale fisico e tecnico su cui lavorare c’è ed è davvero tanto, in tanti hanno qualche dubbio per quanto riguarda la sua etica di lavoro e sulla durezza mentale per affrontare un livello così alto come quello del massimo professionismo americano. A questo livello lo vedo affermarsi come stretch four visti i soli 208 cm e l’ottimo tiro perimetrale, con la possibilità poi di poter giocare anche come 5 tattico in un quintetto rapido e con cinque giocatori in grado di colpire dalla distanza.

Come tipologia di giocatore il prospetto di LSU sembra assomigliare al Julius Randle (spesso criticato ad inizio carriera per giocare troppo poco vicino a canestro) con un ball handling simile, meno visione di gioco rispetto all’ex Kentucky, ma una maggiore pericolosità perimetrale

Projection

Dopo aver occupato posizioni ad inizio stagione NCAA anche vicino alla lotteria, in questo momento Reid viene dato nei Mock Draft aggiornati a cavallo tra la fine del primo giro e l’inizio del secondo, un territorio “incerto e misterioso” su cui è difficile fare previsioni: sicuramente un giocatore del genere potrebbe far comodo ai Brooklyn Nets, che giocano molto sulle spaziature e sul tiro da tre punti e che hanno la #27 e la #31. Potrebbe far comodo ai San Antonio Spurs a fine primo giro e ai Philadelphia 76ers che hanno 3 scelte tra la #24 e la #35.

Sicuramente per il giocatore sarebbe ideale e importante finire in una squadra con un sistema di gioco ben collaudato in cui potersi inserire e poter rendere per quelle che sono le sue caratteristiche, non in un roster in cui gli venga chiesto di avere fin da subito grandi responsabilità e tanti possessi da giocare per esempio in post basso come lungo classico.

 

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Pubblicato da
Francesco Grisanti

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