Con la stagiona NBA appena archiviata con una delle serie delle Finals più imprevedibili degli ultimi anni, per i bookmakers è già arrivato il momento di mettersi al lavoro per la prima annata che, dopo ben 5 anni, non sembra avere un campione già scritto.
I Golden State Warriors infatti non hanno perso solo il titolo NBA: gli infortuni prima al tendine d’Achille per Kevin Durant e successivamente al crociato per Klay Thompson obbligheranno entrambi gli All Star ad una stagione di purgatorio in riabilitazione, senza la garanzia di poter tornare, dopo due infortuni così importanti, gli stessi giocatori che avevano incantato i parquet della lega.
Con queste premesse, per la nuova franchigia di San Francisco le possibilità di ritornare immediatamente ad occupare il posto che si era costruita nella lega sono già state compromesse in partenza, al punto tale che i bookmakers li hanno relegati solamente alla settima piazza per la scalata al titolo.
Per i Los Angeles Lakers invece, dopo un’annata in chiaroscuro nonostante le grandi aspettative costruitesi all’arrivo di LeBron James, potrebbe già essere il momento per tornare a brillare.
Nonostante infatti l’intero core dei giovani sia stato impacchettato per la Lousiana, la franchigia gialloviola dispone ancora del sufficiente spazio salariale per affiancare una stella al dinamico duo James/Davis, ai quali dal primo di luglio per essere competitivi mancherà solamente aggiungere, imparando dagli errori commessi, il giusto numero di veterani dalla free agency, come avvenuto nella passata stagione.
L’aspettativa sviluppatasi nelle ultime ore intorno ai Lakers li ha letteralmente catapultati in cima alle previsioni della stagione NBA 2019/20, dove la quota di vittoria è stimata ormai a 3.
Per i neo campioni dei Toronto Raptors, le aspettative non sono così rosee nonostante il titolo appena conquistato: a pesare per la franchigia canadese infatti è il futuro di Kawhi Leonard, non ancora sicuro di rinnovare e per il quale suonano numerose sirene tra Los Angeles, sponda Clippers, e New York.
Chi invece sembra essere stato estromesso da qualunque aspettativa di vittoria sono gli Houston Rockets: dopo essere stati i contender più credibili degli ultimi anni con i Golden State Warriors, James Harden e compagni sono stati ignorati dai bookmakers, che hanno riservato maggior attenzione invece ai Milwaukee Bucks di Giannis Antetokoumpo, desideroso di rivincita dopo la brusca eliminazione subita, e gli emergenti Los Angeles Clippers, per i quali, dopo l’esaltante cavalcata stagionale, sembrano pronti ad incassare almeno una stella nella free agency.
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Non esageriamo, stanno costruendo l'ennesimo super team di Lebron, sono riusciti a tenere Kuzma, ma e' ovvio che altri big free agents e squadre gia' contenders, reagiranno di conseguenza. In questo momento, e' Leonard il vero peso che puo' far spostare gli equilibri. Non succedera' mai, ma se andasse a Milwakee, Golden State, Boston, o Philadelphia ad esempio... Ottima scelta di Ainge di tener fuori Tatum dall'affitto annuale di AD, ora Boston ha in mano una buona fetta di mercato..
Al momento, il solo Davis, non fa dei Lakers una squadra da titolo. Mancano almeno un paio di elementi forti dietro e giocatori di complemento e specialisti. Davis è eccezionale, ma manca di continuità e di star lontano da infortuni. Certo LA ha ancora spazio di manovra e si è tenuta Kuzma che mi sembrava il migliore dei 3 ragazzi emergenti. Non so se K.Leonard e LBJ siano così compatibili, mi sembrano 2 che hanno bisogno di tenere molto la palla in mano e attaccare molto per essere determinanti, per i Lakers vedrei meglio un ritorno al fianco del Re di Irving: uno forte, che genera gioco, ma sa anche fare da sè e subito pronto per vincere; oppure Klay Thompson uno che io in un team vincente vorrei sempre. Vediamo cosa deciderà Durant e poi si saprà.