Road To Draft

Road to NBA Draft 2019: Goga Bitadze

Squadra: Buducnost VOLI Podgorica

Ruolo: Centro

2018-19 Stats Per Game:

Pts TotRebs DefRebs OffRebs Asts Stls Blks FG% 3pts FG% Ft%
13.9 6.8 4.4 1.8 1.0 0.5 1.9 57.1 40.0 67.9

2018-19 Advanced:

Ast% Reb% OffReb% DefReb% TO% Usg% Blk% eFG% TS%
8.7 16.7 9.8 23.8 14.1 24.5 9.4 61.4 65.2

 

Goga Bitadze è uno dei dodici prospetti international ad aver confermato la propria eleggiilità al Draft NBA 2019. Nonostante le molte rinunce al fotofinish – data ultima le 23.00 del 10 giugno, ora italiana ndr.– non mancano nel plotone di quest’edizione storie degne di nota e profili di sicuro interesse.

Cresciuto a Sagarejo, paesino di dodicimila anime a una sessantina di chilometri da Tiblisi che ha dato i natali, tra gli altri, a due pluricampioni olimpici di lotta libera, Bitadze si è avvicinato alla pallacanestro all’età di sei anni. Il turning point della giovane carriera è arrivato nell’estate 2015, a seguito della convocazione per i Campionati Europei U16 Division B di Sofia con la selezione georgiana. La rassegna continentale di categoria chiusa nel miglior quintetto assoluto – leader a roster per media punti (14.2) e rimbalzi (8.9) –  ha consentito al ragazzo di mettere in risalto le proprie qualità, attirando su di lui le attenzioni di club nazionali e internazionali. A due mesi dal primo contratto messo nero su bianco con il Vita Tiblisi, nel dicembre dello stesso anno, il classe ’99 si è traferito in Serbia per giocare nel KK Mega Leks Junior Team. Il programma, autentica fucina di talenti di grande prospettiva che ha lanciato tra i professionisti anche Nikola Jokic, l’ha convinto:

In Georgia c’erano una buona squadra e un buon campionato, ma […] vedendo che alcuni prospetti nell’orbita del Mega venivano scelti in NBA ho pensato che un giorno avrei potuto fare altrettanto.”

Giunto qui a stagione in corso, il lungo ha colto da subito l’opportunità per familiarizzare con l’Adidas Next Generation Tournament organizzato da Eurolega, dove ha debuttato a poche settimane dal suo arrivo in gruppo. Nell’edizione 2015-16 la squadra ha conquistato il Torneo di Roma battendo i padroni di casa della Stella Azzurra. Il successo è valso il pass per la fase finale di Berlino, ma la spedizione in terra tedesca si è rivelata avara di risultati dato l’ultimo posto nel girone a quattro con 0 alla voce vittorie.

Nel 2016 Bitadze ha continuato il proprio percorso di crescita ed è stato selezionato per il primo Basketball Without Borders allestito in Finlandia. Dopo una non esaltante parentesi in prestito al KK Smederevo 1953 nella prima parte dell’annata sportiva 2016-17, ha fatto ritorno al Leks, nel frattempo ribattezzato KK Mega Bemax in virtù di un cambio di sponsorizzazione. La rincorsa al titolo nell’ANGT si è fermata stavolta a un passo dal miracolo, complice vistoso sbandamento nell’ultimo quarto della sfida per il titolo contro il CFFB Paris (24-12 il parziale subìto). Bitadze a ogni modo ha strappato applausi nell’atto conclusivo della manifestazione con una losing effort strabiliante da 17 punti, 20 rimbalzi, 5 stoppate e 38 di valutazione ed è stato inserito nell’All-tournament team.

Nel 2017 ha preso parte all’Adidas Eurocamp  e ha mandato in archivio l’annata mettendo in bacheca il premio di Adriatic Junior Liga ABA Youth MVP. Da segnalare anche la chiamata nel roster della nazionale maggiore per Eurobasket 2017.

Il 2018-19 è stato l’anno della definitiva consacrazione. Grazie alle prestazioni reboanti inanellate in serie con la maglia della prima squadra del Mega nelle prime undici uscite stagionali. Bitadze è finito presto nel mirino di squadre di prima fascia che potessero quanto meno garantirgli visibilità in Eurolega, sul massimo palcoscenico europeo. Nel mese di dicembre è arrivata l’offerta del Buducnost, che di lì a poco avrebbe ingaggiato anche Jasmin Repesa e Norris Cole. Come confermato dal play ex Heat, la scintilla in campo è scattata subito:

“Ho sicuramente una connection con lui. Ha solo 19 anni, deve divertirsi e continuare a imparare. L’esperienza è la migliore maestra, ma lui possiede cose che non si possono insegnare: ha istinti naturali e gioca duro ai due estremi del campo. Non vedo l’ora di seguire lo sviluppo della sua carriera.”

Una volta conclusa la campagna europea con la squadra montenegrina, è tornato al Mega per onorare gli impegni ancora in calendario nella Serbian Super League.

Punti forti e punti deboli

I numeri fatti registrare da Bitadze in Eurolega non vengono tenuti in grande considerazione a fini statistici a causa del limitato campione di sei partite. Tuttavia, le prestazioni offerte nella massima competizione continentale per club rappresentano il punto di partenza obbligato per valutare il suo possibile impatto in NBA.

Stando ai dati Synergy, il ragazzo è rientrato nella Top10 assoluta in EL per efficienza tra i giocatori con almeno dieci possessi all’attivo (9° a 1.107 punti per possesso). L’arma principale del suo skill-set offensivo è senza dubbio il pick n roll da bloccante (29% dei possessi, 2º per efficacia, 5.3 punti a gara), dove fa valere l’ottimo senso di posizione e timing.

La più prestigiosa delle sei vittorie stagionali in Europa del Buducnost, contro il Real Madrid. Qui ricezione dinamica per Bitadze e appoggio facile a canestro. In stagione ha mostrato pari efficacia nel chiudere a canestro indistintamente con mano forte e mano debole.

 

Prendere falli assorbendo il contatto è un’abitudine consolidata. Qui aggiusta l’angolo di blocco contro Calathes e rimane aggressivo puntando al ferro: due liberi.

Le qualità di cui sopra hanno un effetto a catena su ogni suo coinvolgimento nella metà campo offensiva e il lungo fa sentire con costanza la sua presenza anche sotto i tabelloni. Nonostante un assist/turnover ratio rivedibile, la visione di gioco più che discreta permette di esplorare molteplici soluzioni, ad esempio dopo lo short roll come nell’azione seguente.

 

In difesa supplisce alla mancanza di esplosività verticale con l’eccellente tempismo già citato a protezione del ferro. Più in difficoltà invece sul perimetro, anche se come difensore sulla palla ha mostrato  buona mobilità laterale in copertura.

L’aiuto sul palleggiatore toglie opzioni all’attacco avversario: possesso sporcato.

Upside

In questi anni Bitadze ha lavorato molto sulla costruzione di un jump shot rispettabile estendendo di volta in volta il proprio range per affinare il gioco pick-and-pop. Oltre l’arco, pur considerando la distanza FIBA,  ha messo in luce potenzialità da stretch in grado di aprire il campo – 36 conclusioni a bersaglio su 90 tentativi in stagione – e gli addetti ai lavori gli danno fiducia. Nonostante sia stato accostato a Jokic in ragione dei diversi punti di contatto nei rispettivi percorsi di formazione, la base di partenza di pregi e difetti attacco-difesa porta a un paragone più immediato con la parabola di Myles Turner.

 

Draft Projection

Succedere a un talento come Luka Doncic nell’albo d’oro di Rising Star Eurolega comporta un carico di aspettative aggiuntivo non da poco, ma dopo aver testato le acque del Draft nel 2018 – early entry e candidatura poi ritirata –  il ragazzo sembra davvero pronto al grande salto. Bitadze ha fissato una fitta serie di appuntamenti per effettuare workout con diverse squadre.

Alla lista va aggiunta anche Atlanta, squadra seguita pur a distanza dal diretto interessato nel corso della stagione. Bitadze si presenta al Draft sereno e con qualche garanzia visto l’invito alla Green Room.

Queste le sue sue dichiarazioni di rito a margine dei recenti incontri con le franchigie:

“Spero di essere scelto. Realizzerò il mio sogno e dovunque andrò farò del mio meglio dando il 100%.”

Il giovane georgiano compirà ven’anni il 20 luglio prossimo, a un mese esatto dalla notte del Barclays Center di Brooklyn, e non disdegnerebbe certo un regalo da scartare in anticipo.

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Pubblicato da
Nicolò Basso

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