I Minnesota Timberwolves, dopo essere tornati ai Playoff dai tempi di Kevin Garnett, vengono da una stagione altamente deludente dove, con la partenza di Jimmy Butler si è avverato ciò che il giocatore ora ai Sixers aveva predetto e cioè le due stelle o presunte tali della franchigia non sono state in grado di portare la squadra nuovamente alla post-season. Se da una parte Karl Anthony Towns è il giocatore con maggiore talento su cui la franchigia sembra decisa a voler costruire il proprio futuro, diversa la posizione di Andrew Wiggins che nelle ultime due stagioni ha vissuto una regressione tecnica e di durezza mentale sopratutto che neanche il cambio di guida tecnica, con l’arrivo di Ryan Saunders, è riuscito a migliorare.
Il giocatore canadese, che ha appena fatto sapere di voler partecipare ai Mondiali di quest’estate con la propria nazionale, entrerà nel secondo anno del maxi contratto da $148 milioni per 5 anni e sembra ormai molto chiaro che i T’Wolves stiano cercando in ogni modo di trovare una franchigia desiderosa o disponibile a trattare per il prodotto dei Kansas Jayhawks. Ovviamente viste le cifre del contratto che impegnerà Wiggins per le prossime 4 stagioni, trovare un acquirente e un’offerta soddisfacente per non perdere il giocatore “a zero” sarà tutt’altro che facile.
Il nativo di Toronto ha chiuso l’ultima stagione a 18 punti di media, 4.4 rimbalzi. 2.5 assist e solo il 41% dal campo (e 69% ai liberi) con una selezioni di tiro che va spesso contro quelli che sono i principi della squadra e della NBA moderna.
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