Le coppie della NBA possono essere paragonate alle coppie del cinema: due artisti che trovano complementarietà l’uno nell’altro, spesso trovano anche successo grazie al compagno. A volte si è trattato di due caratteri molto simili tra loro, altre di due personalità quasi opposte. Ci sono poi state coppie che hanno vinto di tutto, altre che invece hanno divertito la NBA solamente per quache tempo. In ogni caso, sono state coppie “maledette”, perché a qualsiasi duo di quelli qui presenti si associa una domanda: “che cosa sarebbe potuto succedere se avessero giocato ancora insieme?”. Quasi sicuramente non esistono risposte certe, ma vale comunque la pena ricordare ciò di cui sono state capaci. Ecco allora le dieci coppie “maledette” che non vogliamo dimenticare.
10. Tracy McGrady e Vince Carter 1998-2001
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Vinsanity e T-Mac erano già un duo prima ancora di entrare nella NBA: sono infatti cugini di terzo grado. Carter si ambientò subito vincendo il premio di Rookie of the year 1998 e due anni più tardi una memorabile gara delle schiacciate. McGrady, all’epoca appena ventenne, impiegò invece più tempo, ma con dedizione e impegno riuscì a contribuire alla prima storica qualificazione ai playoff dei Raptors nel 2000. In allenamento si divertivano a giocare in uno contro uno e a imitarsi le schiacciate a vicenda, ma questi “passatempi” durarono meno di tre anni, ovvero fino a quando Mcgrady non venne ceduto a Orlando, dove poi trovò la dimensione ottimale per esprimere il suo talento. Erano una coppia giovane, divertente, esplosiva, ma non venne dato loro il tempo necessario per maturare insieme, e Toronto perse così l’occasione di vedere una squadra in grado di competere per il titolo.