Neanche il tempo di ufficializzare l’acquisto di D’Angelo Russell dai Brooklyn Nets che nella Bay Area hanno dovuto dire addio ad un’altra figura fondamentale di questi ultimi anni.
Andre Iguodala è diventato ufficialmente un giocatore dei Memphis Grizzlies in una sign and trade che ha coinvolto anche una prima scelta: protetta 1-4 del 2024, protetta 1 del 2025 e non protetta del 2026, come affermato da Adrian Wojnarowksi di ESPN:
Una mossa che è servita ad alleggerire il salary cap visto i massimi salariali di Klay Thompson (che non ha ancora firmato) e di D’Angelo Russell.
Quello che ormai è da considerarsi l’ex numero 9 di Golden State è stato fondamentale negli anni alla corte di Steve Kerr: un difensore eccezionale e colui che permetteva agli Warriors di cambiare fisionomia con un quintetto molto mobile e davvero difficile da arginare.
Iggy, come veniva soprannominato sin dai tempi di Philadelphia, si è mostrato stizzito e abbastanza criptico con un tweet sul suo profilo Twitter:
Pare che ci fossero stati degli episodi che gli avevano fatto presagire di un’imminente trade che lo avrebbe allontanato dal “caldo” della California.
L’MVP delle Finals del 2015 cambia squadra ed anche “ruolo” nello spogliatoio: in quel di Memphis dovrà essere leader nello spogliatoio in grado di far maturare e crescere un ragazzo come Ja Morant, seconda scelta assoluta del Draft 2019 e che ha mostrato sin da subito di avere un carattere abbastanza particolare.
Una cosa è però certa: se Golden State ha dato tanto a Iguodala tra trofei individuali e collettivi, Iguodala ha dato tantissimo a Golden State nel recente passato. Una domanda sorge spontanea: la dinastia è finita?
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