Il passaggio di Kevin Durant ai Brooklyn Nets è stato senza dubbio uno dei “colpi” di questa scoppiettante free agency. Un colpo che ha spiazzato molte persone, non tanto nella sostanza quanto per i modi in cui è avvenuto. KD infatti non ha mai incontrato i Nets ne ha comunicato loro la sua decisione, prima che l’accordo venisse reso ufficiale. Solo nei giorni successivi alla firma infatti, ha spiegato al front office i motivi che lo hanno spinto ad accasarsi al Barclays Center. Motivi che il GM Sean Marks, ha reso pubblici durante una sua apparizione in uno show televisivo.
“Quando ci siamo incontrati mi ha detto che ama il nostro stile di gioco ed è rimasto colpito dal fatto che, mentalmente, non usciamo mai dalle partite. Inoltre ha lodato l’ambiente sano ma competitivo che coach Atkinson ha creato in questi anni. Per noi queste parole sono molto importanti”
Nella sua terza stagione “al di là del ponte”, Kenny Atkinson ha condotto i Nets ad un brillante record di 42-40 che è valsa al team, la prima apparizione ai playoff dal 2015, affermandosi come uno dei coach più brillanti dell’intera NBA.
Quella che aspetta i Nets però sarà probabilmente la stagione più complicata della gestione Marks-Atkinson visto che, per la prima volta, si troveranno a gestire un gruppo di stelle NBA di primo livello, oltre ad un numero di veterani maggiore, rispetto a quello cui erano abituati.
“Dovremo cambiare leggermente il nostro modo di operare e imparare da veterani come Irving, Durant, Jordan e Temple. Nonostante ciò vi posso assicurare che non cambierà il nostro modo di giocare e di intendere la pallacanestro. Il coach rimarrà quello che voi conoscete e che i giocatori conoscono. La cosa più bella e più gratificante per noi è che sia Kyrie che KD, ma anche DJ e Garrett sapevano cosa aspettarsi da lui e sono rimasti colpiti dalla sua passione”
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