Quando si dice amore a prima vista. Jimmy Butler, fresco neo giocatore dei Miami Heat, sarebbe rimasto talmente colpito dalla franchigia della Florida da annullare tutti gli incontri previsti con le altre franchigie.
Butler era tra i pezzi più pregiati di quest’ultima free agency. Philadelphia ha fatto carte false per riuscire a rifirmarlo ma alla fine si è ritrovata col cerino in mano, offrendo un contratto monstre a Tobias Harris. La scelta dell’ex giocatore dei Bulls è stata infatti quella di firmare per i Miami Heat: una decisione presa d’impatto, senza valutare altre offerte.
Evidentemente, l’incontro avuto con Pat Riley, coach Spoelstra e l’ex leggenda di Miami Alonzo Mourning ha avuto un effetto immediato sui dubbi di Butler. All’incontro non era presente Dwyane Wade, che pure ha in qualche modo influenzato la scelta dell’ex compagno a Chicago, stando alle parole di Butler:
“(Wade) Mi diceva sempre che Miami era bellissima. Parlo della franchigia e di come le persone al suo interno lavorino..”
“Mi diceva sempre: ‘Sarebbe un posto ideale per te. Per il tipo di persona che sei, per la mentalità che hai, sarebbe perfetto”
Gli Heat sono ora alla disperata ricerca di una seconda superstar da affiancare a Butler. La grande speranza era quella di riuscire ad arrivare a Russell Westbrook, poi accasatosi a Houston, con Chris Paul a fare il percorso inverso. E proprio Chris Paul potrebbe essere uno dei principali obiettivi degli Heat.
Leggi anche:
James Harden si sta allenando su un nuovo movimento offensivo
Dwight Howard: “Io soft? Ho odiato Kobe Bryant per questo”
Tutti i free agent ancora disponibili sul mercato NBA