O di come J.R. Smith ha rischiato più volte di rovinarsi la carriera: una classifica dei suoi otto episodi più controversi. A tre anni da quel possesso sciagurato di Gara 1 NBA Finals 2018 [dal nostro archivio]
J.R. Smith non ha ancora trovato una squadra in cui giocare il prossimo anno, e per questo noi siamo tutti molto tristi. Probabilmente lui lo sarà ancora di più, dal momento che non gioca una partita NBA da ottobre 2020. Talmente tanto che nessuna squadra sembra interessata ad assicurarsi le prestazioni del classe ’85, nemmeno i Los Angeles Lakers dell’ex compagno LeBron James. Eppure non riusciamo ad immaginarcelo ancora senza un contratto.
Perché J.R. è un’anima irrequieta che, come i bambini più vivaci a scuola, non riesce a stare tranquillo seduto al suo posto senza importunare gli altri. E se da una parte i loro comportamenti fanno divertire chi li sta a guardare, non sempre chi viene bersagliato può dirsi altrettanto divertito, e ciò si potrebbe ritorcere loro contro. J.R. Smith nel corso della sua carriera ha importunato tante persone, e se a volte si è trattato di semplici scherzi, altre volte ha messo a rischio la propria credibilità di giocatore professionista e, forse, pure la sua carriera.
Ci sono talmente tanti episodi dei quali Smith si è reso protagonista da quando si trova in NBA che è possibile redigere una classifica apposita, che troverete nei paragrafi seguenti. Per stilarla sono stati presi in considerazione tre criteri:
– pericolosità, ovvero quanto Smith ha rischiato di danneggiare la propria credibilità e/o professionalità con il comportamento in questione;
– irrazionalità, cioè quanto è privo di raziocinio e di buon senso il motivo che ha portato Smith ad agire in un determinato modo;
– spacconeria, ovvero quanto il giocatore ha voluto dimostrare a tutti le sue doti nei più disparati campi della vita.
Dunque, le vicende più innocue si troveranno nei primi paragrafi; mano a mano che la classifica avanzerà, saranno considerate quelle sempre più nocive per la carriera e/o sempre più irrazionali o inconcepibili. Infine, è bene notare che questi episodi non sono ascrivibili ad una sola categoria. Un po’ come i classici bulli della high school nei film americani, J.R. manifesta il proprio carattere esuberante in diverse personalità. C’è quindi il J.R. Smith Spaccone, desideroso di mettersi in mostra senza un motivo preciso. C’è il J.R. Smith Distruttivo, che mette a ferro e fuoco tutto quello che gli sta intorno. Infine, il J.R. Smith Noncurante, che è la versione di J.R. colpevole di non osservare le più elementari regole imposte dal dovere e dalla prudenza. Ognuno degli episodi che compongono la nostra classifica è stato inserito in una di queste categorie. Ora che le spiegazioni sono finite, possiamo partire con il classificone.
8. I festeggiamenti del titolo NBA del 2016
A quale J.R. appartiene l’episodio: J.R. Smith Spaccone
Livello pericolosità: basso
Livello irrazionalità: basso
Livello spacconeria: alto
Cominciamo dunque da quello che è a tutti gli effetti l’episodio più innocuo della carriera di Smith, ma sicuramente uno di quelli più “spacconi”. Nel giugno 2016 i Cleveland Cavaliers vinsero il primo titolo NBA della loro storia e, durante i festeggiamenti con i compagni in un locale di Las Vegas, il giocatore era talmente su di giri che si tolse la maglietta, aggirandosi per il locale a torso nudo per il resto della serata. Da quel momento, Smith decise che non avrebbe più indossato una maglietta per il resto dell’estate: alla parata per la città, a feste in piscina, a concerti. Ci prese talmente tanto gusto da creare una maglietta con la stampa del proprio torso, così che altri potessero imitarlo.
La maglia raffigurante il torso di J.R. Smith commercializzata dopo la vittoria del titolo NBA nel 2016
Questo invece il video realizzato da The Ringer in stile videogioco 2D che riassume l’estate di J.R. Smith