Dopo che i più clamorosi botti di mercato erano stati compiuti, sul mercato NBA erano rimasti pochi nomi di prestigio. Non al livello dei vari Leonard, Durant o Irving, quello di Marcus Morris era comunque un profilo interessante per qualsiasi squadra che puntava in alto, vista la buona stagione appena conclusa dal giocatore dei Celtics.
In particolare, i San Antonio Spurs avevano deciso di puntare su Morris con cui avevano anche trovato un accordo di massima. Accordo che però è poi evidentemente saltato, vista la decisione di Morris di firmare un contratto annuale con i New York Knicks. Il numero #13 ha però la coscienza a posto:
“La prima cosa che ho fatto quando ho saputo che sarei andato in un’altra direzione è stata quella di chiamarli e accertarmi che lo sapessero. Non ci sono stati dubbi. Nessuna mancanza di rispetto. Ho avuto con loro delle grandi conversazioni poi e finché so di essere stato chiaro e di aver detto loro la verità, posso andare avanti senza problemi”
Morris ha inoltre spiegato come i rapporti tra lui e l’ex agente Rich Paul, licenziato di recente, siano rimasti comunque ottimi:
“Tutta questa storia che (Rich Paul, ndr) non voleva che firmassi con i Clippers per non giocare contro LeBron, non è assolutamente vera. Non mi ha mai detto di non firmare. Per quanto conosca Rich, una persona che conosco da tanto e a cui voglio ancora bene, è sempre stato fantastico in termini di accordi. Mi ha detto che voleva che firmassi con i Clippers”
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