Giocatore e guardia dei New Orleans Pelicans, ma anche imprenditore: questo è Lonzo Ball. Tuttavia, gli affari del marchio con la tripla B, Big Baller Brand, non sembrano decollare e l’ex Lakers, detentore del 51% della compagnia, ha deciso di voltare pagina.
La compagnia, lanciata dal padre LaVar Ball nel 2016, non ha mai fatto il salto di qualità nel mercato. Due i principali motivi: il primo è la schiacciante concorrenza di marche come Nike, Adidas, Under Armour, New Balance e Puma, in mezzo alle quali è difficile ritagliarsi un proprio spazio. Il secondo motivo sarebbero le molteplici critiche dei consumatori rivolte alla marca, secondo cui molti dei prodotti consegnati a casa risulterebbero difettosi. Di fronte a ciò, Lonzo ha voluto mandare un messaggio forte e chiaro: secondo quanto riportato da “LA Times”, infatti, Ball ha venduto il punto di distribuzione situato in Los Angeles per la bellezza di oltre 4 milioni di dollari.
La vendita del magazzino è servita anche per tagliare definitivamente ogni collegamento con Alan Foster, cofondatore del marchio insieme al padre. Foster è stato accusato di aver sottratto a Lonzo circa un milione e mezzo di dollari ed oltre questo, sembra che sia stato condannato per frode postale e due volte per riciclaggio di denaro.
La fine del BBB, però, sembra tutt’altro che vicina; infatti, secondo le indiscrezioni, il marchio avrebbe già un nuovo punto di distribuzione e sarebbe pronto al lancio di un nuovo merchandising, che partirà nel momento in cui LaMelo Ball e Lonzo inizieranno i rispettivi campionati.
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