John Wall è ad un bivio. Non tanto contrattuale/economico, ma di carriera personale. Il giocatore dei Washington Wizards, fermo ormai da una stagione per la rottura del tendine d’Achille (febbraio 2019, ndr) oltre del tallone sinistro (dicembre 2018, ndr), in questa stagione entrerà nel suo primo anno di quattro, previsto dal max contract firmato nel 2017 che gli porterà nelle tasche circa 170 milioni di dollari per uno stipendio annuale medio di 42 milioni di dollari.
Lo staff medico dei Wizards ha dettato i tempi del ritorno: Wall dovrà rimanere seduto anche per la stagione NBA 2019-20. Un problema sia per il Salary Cap della franchigia che per i suoi compagni di squadra. La verità è che il play non vede l’ora di tornare per dimostrare quanto l’accordo al massimo salariale firmato soli 2 anni fa sia meritato:
“La critica intorno a me? La adoro. È autentica motivazione. Il 16-17 è stato il mio anno migliore. Avevo una media di 23 punti & 11 assist a partita. Ero il secondo play più forte della Lega. Poi mi sono infortunato. Ora non sono più nemmeno tra i primi 5 play della Lega. Sono infortunato, non potrei difendere nemmeno su me stesso. Molti dicono che ho il contratto ‘peggiore’ nella Lega? L’ho meritato quel contratto. Quando torno dimostrerò di aver meritato il max-contract”.
Wall però non nasconde come si sia effettivamente chiesto se valesse tutti quei soldi in un momento in cui non può scendere in campo insieme ai suoi compagni di squadra:
“Solo una volta mi è venuto un dubbio ed è stato quando ho sentito per la prima volta che Washington è stata etichettata come la squadra con il peggior contratto nella storia NBA, il mio. È stato il punto più basso perché mi sono chiesto se meritassi davvero tutti questi soldi. Se li avessi meritati. Poi mi sono guardato indietro, a tutte le cose che ho fatto… eh sì. Me li sono davvero guadagnati. Nessuno mi ha mai regalato nulla.”
Nella prossima stagione il play guadagnerà 38.2 milioni di dollari pareggiato lo stipendio di James Harden e di Kevin Durant. Anche KD, con tutta probabilità, rimarrà ai box durante il prossimo campionato, sempre per una rottura del tendine d’Achille.
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