Stando a quanto riferito da Sam Amick di The Athletic, durante la giornata di mercoledì l’NBA avrebbe approfondito le proprie politiche sulla salute mentale, inviando alle squadre un promemoria con i requisiti da soddisfare a riguardo prima dell’inizio della stagione 2019-2020.
Un argomento alquanto delicato e che ormai sembra essere diventato di fondamentale importanza per la lega più famosa al mondo, portato alla luce anche grazie alle esperienze di alcuni giocatori tra cui DeMar DeRozan e Kevin Love, che già lo scorso hanno avevano condiviso pubblicamente le loro esperienze con ansia e depressione.
A quanto pare infatti, da prossimo anno ciascuna delle 30 franchigie presenti nella lega sarà tenuta ad avere uno o due psicologi sempre a disposizione per i giocatori, oltre ad uno psichiatra autorizzato a monitorarne gli eventuali problemi di salute mentale. Inoltre, l’NBA richiederà alle squadre di fornire anche un vero e proprio piano d’azione scritto e redatto appositamente per emergenze di questo tipo.
Ad ogni modo, Adam Silver & Co. Avrebbero in programma un “incontro di salute e benessere” obbligatorio per tutti gli addetti ai lavori il prossimo 12 settembre a Chicago, con l’obbiettivo di discutere ulteriormente il programma.
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