Per la prima volta dal 2009, il playmaker titolare degli Oklahoma City Thunder non sarà Russel Westbrook, pronto alla sua nuova avventura ai Rockets, ma bensì Shai Gilgeous-Alexander chiamato a raccogliere l’eredità di uno dei giocatori più iconici della franchigia.
L’ex Clippers dovrà confermare le sue ottime prestazioni della passata stagione, ma non vuole avere troppa pressione sulle spalle:
“Non sono Russell Westbrook. Non abbiamo lo stesso gioco, lo stesso tipo di corpo, niente del genere. Quindi cercherò di essere me stesso, la mia versione migliore e giocherò come so fare”
Gilgeous-Alexander è stata una delle rivelazioni della scorsa stagione. Dopo essere stato scelto al n. 11 nel draft del 2018, l’ex Kentucky ha messo a referto 10,8 punti, 3,3 assist, 2,8 rimbalzi e 1,2 rubate per partita, tirando con un ottimo 51,2% dal campo.
Il valore del 21enne è salito alle stelle così rapidamente che è diventato un pezzo fondamentale nella trade che ha portato l’All-Star Paul George ai Clippers.
Ora, Gilgeous-Alexander sarà chiamato a colmare il vuoto lasciato da 2 giocatori del calibro di George e Westbrook.
“Indipendentemente dalla situazione, continuerò a lavorare sodo e a giocare. So che siamo un gruppo nuovo e che all’inizio sarà dura ma sono concentrato sulla squadra. Non mi preoccupo per i premi personali o robe simili. Lavoro solo duramente, mantengo la testa bassa e cercherò di ripagare chi ha creduto in me “.
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