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Kobe Bryant critica il turnover: “La gente paga per veder le stelle NBA giocare”

Da qualche mese in NBA sta prendendo piede il fenomeno di “load management”, ossia la gestione del carico fisico di un giocatore, una sorta di turnover nel calcio. Nell’ultima annata, di fatto, sono state diverse le stelle nella Lega a rimanere a riposo giustificandosi con il concetto appena citato. C’è però chi critica il fatto che ad ogni minimo problema fisico un giocatore NBA tenda a rimanere fuori piuttosto che buttarsi nella mischia. Il maggior oppositore in questo senso è senza dubbio Kobe Bryant che a margine della presentazione di un suo nuovo libro ha evidenziato negativamente questo fenomeno:

“Il load management? Che diavolo è questa cosa?! Non so cosa sia e mi sembra folle. I tifosi pagano un sacco di soldi che hanno guadagnato lavorando duramente per venire a vederti giocare. È il tuo lavoro quello di essere in forma. È il tuo compito esibirti al tuo livello ogni singola notte. Come persona competitiva non mi sono mai nascosto una volta da questi problemi.”

Poi l’ex numero 24 dei Los Angeles Lakers torna su un aneddoto del 2000 quando dovette saltare una partita contro i Raptors di Vince Carter per problemi alla schiena:

“Abbiamo giocato contro i Raptors nel 2000, ed era l’anno in cui Vince stava letteralmente dominando la Lega. La mia schiena quel giorno era davvero KO. La percezione da fuori invece è stata ‘Oh, Kobe salterà la partita contro i Toronto Raptors e contro Vince Carter stranamente…’. Ragazzi, la mia schiena era davvero a pezzi quella volta. Ma la gente sembrava affrontare la cosa dicendo ‘Oh.. sta evitando Vince Carter stasera’. Non è mai stato così per me. Anche quando non ero al 100% dovevo essere in quintetto. La stella avversaria doveva vedermi in campo.”

 

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  • La gente vuole vedere i titolari nelle Finals, le partite che contano. Per il resto, forse potrebbero ripartire prima e giocando 3 partite a settimana ci sarebbero meno cambi e problemi.

  • Kobe sta diventando sempre più integralista. Lo è sempre stato e questa è la sua forza, ma quando era in campo si digerivano meglio le sue frustate, perché da uno che domina lo accetti, ma ora che non gioca sinceramente stonano. Ok, Kobe, tu sei il meglio del meglio del meglio, non c'è bisogno di ribadirlo dando a tutti delle fighette tutto il giorno, e dai!

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Pubblicato da
Simone Ipprio

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