Il “nostro” Gallo è stato artefice di una splendida stagione sia a livello personale che di squadra. I suoi Clippers infatti oltre ad ottenere il pass per gli scorsi Plyaoff sono anche riusciti a dar “noia” ad una squadra rodata e che è comunque poi arrivata in finale come i Golden State Warriors.
L’estate è stata turbolenta per il ragazzo col numero 8 che si è visto scambiato ad Oklahoma City in un contesto di squadra sperimentale ed in cui potrà chiaramente far la “voce grossa”. Al mondiale cinese invece la nostra Italia non è riuscita ad agguantare i quarti di finale e si è arresa in ordine cronologico a Serbia prima e Spagna poi.
Una delusione però che è stata in parte archiviata dalla classifica che Sports Illustrated stila ogni anno sui 100 migliori giocatori NBA per l’anno venturo.
Danilo, unico italiano in graduatoria, è stato posizionato alla numero 50 ed è stato così etichettato dall’autorevole testata sportiva:
“Danilo Gallinari è qualcosa di meraviglioso: un’ala così originale, senza stereotipi, di cui non può essere definito un ruolo standard e che è efficace da un punto di vista realizzativo in svariati modi. Un gran tiratore che è addirittura risultato il quinto per percentuale da tre punti lo scorso anno (44.3%). Una grande capacità nel trattare il pallone con movimenti letteralmente inarrestabili”.
Uno spunto importante che dà un’idea di quanto Gallinari sia stato fondamentale per Doc Rivers nella scorsa stagione. Così continua SI denotando l’effecienza notevole del nuovo pilastro dei Thunder:
“Un vero e proprio maestro nel generare i contatti, che è stato efficace anche in post e dal pick and roll lo scorso anno con i Clippers. La capacità di segnare richiede una certa creatività di altro tipo – la capacità di iniziare la penetrazione e arrestarsi di colpo, di assorbire colpi e usare il piede perno una volta, due, tre senza mai smettere. Anche se magari non salta all’occhio, non si può non ricordare che, tra i grandi realizzatori, solo Antetokounmpo e Steph Curry hanno segnato con un’efficienza superiore a quella del Gallo”.
La stagione migliore della carriera NBA per Gallinari che ha chiuso l’anno con 19.8 punti, 6.1 rimbalzi e 2.6 assist a partita. Praticamente massimo in carriera in tutto tranne che negli assist (2.7 a Denver nel 2011/2012).
Sicuramente un motivo d’orgoglio per colui che, nell’ultimo anno del suo contratto potrà confermare, sirene di mercato permettendo, tutto il suo valore in un contesto giovane come quello della Chesapeake Energy Arena accompagnato da un caloroso tifo.
Una maglia quella di OKC che a livello cromatico ricorda quello della nazionale. Sarà probabilmente più facile per Danilo ambientarsi quindi e far sventolare i cartelloni con scritto: “THUNDER UP!”.
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