Ogni volta che Kobe Bryant apre bocca sembra fermarsi il mondo in quel di Hollywood. L’ex stella dei Lakers non è mai banale ed anche nelle sue affermazioni, oltre che sul parquet, sembra fuoriuscire la celeberrima “Mamba Mentality” che ne ha contraddistinto le stagioni nella lega.
L’amore tra il Black Mamba e la sua ex squadra è intatto e spesso e volentieri Kobe commenta l’operato di quella che rimarrà per sempre la sua seconda casa.
Finalmente, dopo anni bui, i Los Angeles Lakers si presentano ai nastri di partenza come una delle squadre più accreditate ad arrivare fino in fondo. Il duo LeBron – Davis ha acceso gli animi ed ha dato una potente iniezione di fiducia alla franchigia di Jeanie Buss.
Per ottenere dai Pelicans uno scontento Anthony Davis però, Rob Pelinka ha dovuto trattare a lungo per poi cedere alla fine un considerevole quantitativo di giovani tra cui Lonzo Ball, Brandon Ingram e Josh Hart.
Uno dei motivi per i quali la trattativa è durata probabilmente più del previsto è stato Kyle Kuzma. Sul numero zero gialloviola la dirigenza è sempre stata perentoria: Kuz non si muove dallo Staples Center. Ed infatti il ragazzo di Flint non è mai entrato a far parte di alcun pacchetto di scambio a dimostrazione di quanta fiducia fosse riposta in lui.
Kobe, intervistato da Christian Rivas di SB Nation, ha spiegato come mai Kuzma è “Untouchable” per la franchigia della città degli angeli:
“Probabilmente è la sua versatilità. Per tanto tempo il gioco è stato basato su specialisti, adesso però ci si sta allontanando da quest’ottica per cercar di avere ragazzi che interpretano bene ogni aspetto del gioco. Includendo la fase difensiva e quella offensiva. Difensivamente [Kuzma] ha le caratteristiche per essere un signor difensore. Per non parlare della sua abilità nel prendere tiri e della sua taglia: sono queste le motivazioni per cui è stato letteralmente bloccato. Tutto ciò lo ha reso indispensabile per il team nella scorsa estate”.
Di sicuro il giovane Kyle è un giocatore che pare sposarsi bene con lo stile di gioco di LBJ e dei nuovi Lakers. Kuz ha già dimostrato delle notevoli qualità in queste stagioni ma adesso è chiamato ad un ulteriore step. Lui, come tutti i Lakers, devono confermare le attese in quella che potrebbe essere la stagione della svolta per la città della California. #KuzFactor
LEGGI ANCHE:
NBA, Il duro attacco a Kevin Durant: “Non era leader per nessuno ad OKC”
Zion Williamson spinge New Orleans:”L’obiettivo è il titolo NBA”
NBA, Nicolò Melli raggiante: “NBA è un sogno che diventa realtà”