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NBA, Il proprietario dei Rockets: “Dobbiamo vincere adesso!”

Tilman Fertitta non è il classico proprietario di una franchigia NBA, ma un personaggio vulcanico, come ne esistono pochi, che ha scritto addirittura un libro per spiegare la propria filosofia imprenditoriale: “Shut Up and Listen”. L’owner degli Houston Rockets a margine della presentazione del suo scritto ha trovato l’occasione di parlare, ovviamente, anche della prossima stagione NBA e della sua squadra.

Il primo punto toccato da Fertitta non poteva che essere quello relativo all’arrivo di Russell Westbrook in cabina di regia al posto di Chris Paul:

“Ammiravo il suo atletismo: penso sia proprio quello che ci mancava l’anno scorso. La chimica di squadra è fondamentale e qui abbiamo due ragazzi che si conoscono da una vita, che sono cresciuti assieme [a Los Angeles, ndr], che sanno come parlarsi. Con un rapporto del genere, qualsiasi cosa uno dica all’altro, non lo offenderà di certo perché la loro amicizia dura da sempre. Per questo sono certo che la chimica di squadra quest’anno sarà fantastica. Non ero dentro il nostro spogliatoio, ma da quello che vedevo in campo Chris e James Harden mi sembravano andare d’accordo. Le cose che si dicono le si dicono con un unico obiettivo: vincere – e nessuno vuole vincere più di Chris e James.

I contratti dei big scadono a fine 2021, una cosa che Fertitta ha bene in mente. Now or never per la conquista del titolo NBA:

“Se non vinciamo nei prossimi tre-quattro anni, con ogni probabilità non lo faremo più nei prossimi dieci. La nostra finestra temporale per vincere è questa. Ho appena rifirmato Eric Gordon che ha 30 anni, per i prossimi 4 possiamo contare su Russell, James, Eric e su Clint Capela. Le nostre due superstar hanno 30 anni, P.J. Tucker ne ha 34: la loro finestra temporale se vogliono vincere è questa, non dobbiamo farci scappare questa opportunità”

Chi saranno gli avversari più temibili? Tilman risponde così:

“Facciamo la corsa su Clippers, Lakers, Jazz, Trail Blazers e Warriors e sarà divertentissimo. Bisogna essere onesti: alla fine probabilmente vincerà chi non avrà infortuni, chi sarà sano al momento giusto. Però sappiamo di avere una squadra profonda, che è quello di cui hai bisogno quando ci sono così tanti avversari, non solo a Ovest ma anche a Est: possono essere i Raptors, i Celtics, Philly o magari Brooklyn. Chi lo sa?”

 

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Pubblicato da
Simone Ipprio

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