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La NBA introduce nuove regole per combattere il Tampering

LeBron James che dichiara pubblicamente la volontà di prendere Anthony Davis. Davis che chiede la trade obbligando a New Orleans a privarsi di un giocatore chiave. Doc Rivers che durante i Playoff NBA fa l’occhiolino a Kawhi Leonard. Giocatori che stringono accordi ancor prima dell’inizio del mercato NBA. La Lega ha deciso di mettere un freno a tutti questi fenomeni proponendo regole più aspre per contrastare il “tampering”. Così è chiamato ogni atto non autorizzato di parlare volontariamente o meno con un giocatore NBA.

Adam Silver, commissioner della Lega, ha messo sul tavolo una proposta pesante: multa da 10 milioni di dollari per quelle squadre che contravvengono alle regole. In realtà la cifra potrebbe addirittura essere più alta poiché il consiglio della NBA sta ancora decidendo definitivamente quale linea seguire. La cosa certa è che venerdì scorso la Lega ha mandato un promemoria alle varie franchigie anticipando gli argomenti di discussione con i dettagli delle multe proposte.

Sul documento inviato pochi giorni fa si poteva chiaramente leggere che la NBA stia trovando:

“percezione diffusa secondo cui molte delle regole della Lega vengono infrante frequentemente.”

È anche una questione di equilibrare le multe con gli introiti della Lega che negli ultimi anni hanno fatto toccare un +600% rispetto al 1996, ultima volta in cui sono stati ritoccati gli importi delle violazioni.

Altre proposte che il consiglio direttivo prenderà in considerazione:

  • La possibilità di far si che una squadra possa segnalare, entro 24 ore dal fatto, qualsiasi istanza di un agente o rappresentante di un giocatore che richieda un beneficio non consentito al contratto collettivo (“benefici non autorizzati”);
  • Nuovi canali per i team e i dipendenti dei team per segnalare in modo anonimo violazioni delle regole o manomissioni;
  • Proibire ai giocatori di indurre altri giocatori sotto contratto a richiedere uno scambio alla propria franchigia;
  • Una proposta per condurre audit investigativi su cinque squadre selezionate casualmente ogni anno per valutare la conformità alle regole.

E molto altro ancora. Adam Silver già a luglio aveva anticipato che la NBA avrebbe preso dei seri provvedimenti dopo aver assistito in questa offseason a diversi comportamenti borderline:

“È inutile avere delle regole che non possono essere applicate. Faremo qualcosa di nuovo”

Prendendo il caso del passaggio di Anthony Davis, quest’ultimo, con le nuove regole sarà passibile di una multa pari a 250.000 dollari. Nuovi panorami all’orizzonte.

 

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Pubblicato da
Simone Ipprio

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