Archiviata una dimenticabile rassegna iridata chiusa al settimo posto, Team USA comincia già a valutare i profili in vista dei Giochi Olimpici Tokyo 2020. Stephen Curry ha avanzato sin da ora la propria candidatura per un posto a roster. Di seguito quanto dichiarato ai microfoni di Rachel Nichols di ESPN:
“[L’Olimpiade] è sicuramente nei piani. Toccando ferro, si spera sempre che infortuni o simili non interferiscano. […] Non ho mai fatto parte di una spedizione olimpica. Ho contribuito ai successi di due squadre che hanno vinto la medaglia d’oro mondiale, ma voglio partecipare alle Olimpiadi. Se tutto andrà bene, l’anno prossimo sarà la volta buona.“
A una decina di giorni dall’avvio del training camp, spazio anche per un commento riguardante l’addio di Kevin Durant maturato in estate. Ecco le parole di Curry in merito:
“[…] K[evin] ha preso una decisione per sé e non si può discutere. Mi piacerebbe potessimo ancora giocare assieme, K[evin] è un talento incredibile, una persona incredibile. Assieme abbiamo vinto tanto, ma ora le cose sono un po’ cambiate. Gli auguro ovviamente il meglio, a partire dalla riabilitazione.”
Le recenti dichiarazioni del #35 non scalfiscono il rapporto costruito tra i due:
“[…] Nessuno toglierà i traguardi che abbiamo raggiunto […] Abbiamo vinto due titoli, c’era molto talento in squadra. […]Non è stato sempre [un equilibrio] perfetto, ma credo i risultati ottenuti sul campo parlino da soli. Ognuno di noi ogni tanto ha voglia di giocare in isolamento, in un modo o nell’altro: io, alla fine, preferisco vincere dei titoli NBA. […] Gioco sempre con la mentalità del migliore in campo. […] Vincere un altro premio MVP sarebbe speciale, vorrei ripetermi. […] Non vedrete cambiamenti nel mio stile di gioco rispetto agli anni passati.”
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