Una settimana. Tanto ci è voluto per l’NBA per proporre, discutere e approvare le nuove regole per contrastare il fenomeno del tampering che spesso si è visto nel corso delle ultime stagioni. Poche ore fa il board della Lega ha ufficialmente approvato un pacchetto più rigoroso di regole per coloro che proveranno ad ingaggiare discussioni con giocatori di altre square con azioni troppo borderline.
Nei casi più eclatanti la NBA potrà spiccare una multa da 10 milioni di dollari, cancellare la possibilità di partecipare al Draft, sospendere dirigenti e annullare contratti. Con questa mossa la Lega spera di porre fine al fenomeno che ha visto diverse franchigie stringere accordi con giocatori prima dell’inizio della free agency. Adam Silver, al termine della votazione positiva, ha dichiarato davanti ai giornalisti presenti:
“C’è stato un clima di predisposizione e salvaguardia delle regole tra i consiglieri presenti. Tutte le franchigie presenti all’interno della Lega vogliono giustamente sapere che possono agire su un piano di equilibrio reciproco e non sentirsi svantaggiate dall’azione di uno o più soggetti. Ogni parte presente ha agito per il bene della NBA. Ci dovevano essere regole più aspre in caso di violazione delle regole.”
Come già ricordato, l’ultimo aggiornamento sulle regole riguardante il tampering era dato 1996, per cui un livellamento delle multe si era reso necessario poiché le cifre erano ferme alle valutazioni economiche e di sistema di 23 anni fa quando il valore delle franchigie era minore a quello attuale del 1.100%, così come gli introiti della Lega, ai tempi, erano minori dal 600%.
Tra le altre cose è entrata in vigore anche una nuova regole: d’ora in avanti le squadre dovranno presentare i propri quintetti ufficiali 30 minuti prima dall’inizio del match e non più 10 minuti prima.
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